La chiesa gremita accoglie il Vescovo di Oppido – Palmi, monsignor Giuseppe Alberti, in un messaggio di unità e resistenza contro la violenza.
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La comunità di Varapodio si è riunita in un sentimento di solidarietà e sostegno attorno al suo parroco, don Giovanni Rigoli, vittima di una violenta aggressione esattamente una settimana fa. La chiesa locale è stata gremita di fedeli, riuniti per mostrare il loro sostegno al religioso e per promuovere un messaggio di unità contro ogni forma di violenza.
La celebrazione religiosa è stata guidata dal Vescovo di Oppido – Palmi, monsignor Giuseppe Alberti, il quale ha tenuto un’omelia carica di emozioni, richiamando la comunità alla solidarietà e all’inclusione. Monsignor Alberti ha sottolineato l’importanza di una comunità che si unisce per dire no alla violenza e per promuovere un ambiente in cui ognuno possa sentirsi al sicuro e rispettato.
“Nel nostro cammino di fede, dobbiamo essere uniti contro le forze che cercano di dividerci. L’aggressione subita da don Giovanni Rigoli è un atto inaccettabile, e dobbiamo reagire con forza, ma anche con compassione”, ha dichiarato il Vescovo durante la sua omelia.
Don Giovanni Rigoli, visibilmente commosso, ha ringraziato la comunità per l’abbraccio caloroso ricevuto e ha espresso la sua fiducia nel potere della solidarietà per superare questo momento difficile. “La violenza non può avere l’ultima parola. Insieme, come comunità, possiamo superare queste prove e costruire un futuro migliore”, ha affermato il parroco.
Durante la celebrazione, molti fedeli hanno mostrato il loro sostegno attraverso gesti simbolici, come la luce delle candele e l’offerta di preghiere per la guarigione di don Giovanni Rigoli. La comunità si è impegnata a lavorare insieme per promuovere un ambiente sicuro e accogliente per tutti, rifiutando qualsiasi forma di violenza e discriminazione.
L’aggressione a don Giovanni Rigoli ha suscitato un forte richiamo alla necessità di affrontare il problema della violenza nella società e ha stimolato la comunità a unirsi nella promozione di un messaggio di amore, pace e inclusione.
