Lun. Apr 29th, 2024

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il supporto operativo dello S.C.I.C.O. e il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, stanno eseguendo un provvedimento di sequestro di beni in diverse regioni, incluso Monaco di Baviera (Germania), per un valore stimato di 10 milioni di euro. Questo sequestro è riconducibile a tre imprenditori reggini attivi nel commercio dei prodotti petroliferi.

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L’operazione “Andrea Doria” ha visto la collaborazione del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria e dello S.C.I.C.O. ed è stata volta a contrastare l’infiltrazione della ‘ndrangheta nell’economia legale. La fase conclusiva, avvenuta nell’aprile del 2021, ha portato all’esecuzione di provvedimenti cautelari personali nei confronti di 23 soggetti, tra cui gli imprenditori in questione, e al sequestro di beni per oltre 620 milioni di euro.

L’inchiesta ha svelato un complesso sistema di frode fiscale nel commercio di prodotti petroliferi. Le società coinvolte hanno operato attraverso fittizie triangolazioni societarie e false dichiarazioni di intento per evadere l’IVA e le accise. Gestendo l’intera filiera della distribuzione del prodotto petrolifero, evadendo imposte in modo fraudolento. In particolare, si è individuato un’associazione che ha intermediato tra il deposito fiscale e i distributori finali, evitando l’applicazione delle imposte tramite dichiarazioni di intento. Questo sistema ha permesso il commercio del prodotto a prezzi concorrenziali, danneggiando gli onesti imprenditori del settore.

L’indagine ha evidenziato anche il coinvolgimento di famiglie di ‘ndrangheta nell’attività di distribuzione dei prodotti petroliferi, oltre a una serie di operatori economici che hanno contribuito alla frode fiscale.

Il procedimento è ancora in corso e l’effettiva responsabilità degli indagati sarà valutata durante il processo. Ulteriori sviluppi investigativi sono possibili.

redazione@ telemia.it

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