Gio. Mag 2nd, 2024

IIS “Mazzone” Roccella Ionica: Incontri con Polizia per legalità e sicurezza; studenti protagonisti in progetto educativo

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Grazie alle competenze ed al supporto degli Operatori della Polizia di Stato, l’ IIS “ MAZZONE “ di Roccella Ionica aggiunge un nuovo, importante tassello al proprio mosaico sulla legalità.

Nel corso dell’incontro svoltosi presso l’Aula Magna dell’ITI, gli studenti delle quinte classi hanno approfondito una tematica  quotidianamente affrontata dalle forze dell’ordine: il controllo del territorio.

L’attività di  informazione e prevenzione proposta agli alunni rappresenta il penultimo step prima della conclusione dell’ importante progetto,  affidata alle scene, con la realizzazione di un cortometraggio in cui gli studenti si caleranno nelle vesti degli operatori di polizia. La manifestazione odierna ha avuto una forma volutamente dialogica e ha presentato qualche risvolto operativo all’esterno, grazie all’ausilio delle “volanti “ di polizia attrezzate per il controllo del territorio.  

Presenti in Aula Magna il Dirigente del Commissariato di Siderno Serafina Di Vuolo, il Vicedirigente Francesco Diego Plutino, l’Ispettore Fabrizio Di Cuio,  esponenti dell’Amministrazione comunale e dei  Lions.  Fondamentale il sostegno del Questore Bruno Megale  e grande merito alla Segreteria SIULP, rappresentata dal Segretario generale provinciale Giuseppe De Stefano e dal Segretario provinciale Sabatino Cennamo.

I lavori sono stati avviati dal messaggio del Dirigente Scolastico, Dottoressa Rosita Fiorenza: “Dobbiamo ricordare bene cosa rappresentino queste persone che indossano una divisa: loro ci proteggono! Le persone che rischiano la loro vita per tutelarci meritano riconoscenza e rispetto. Voglio che usciate da questa scuola ricordando che la violenza non è mai una risposta e sappiate che questo concetto non riguarda solo le forze dell’ordine ma tutti noi, chiamati a rispettare delle regole di convivenza. Abbiamo una delle costituzioni più belle al mondo, che ci consente piena libertà di espressione, senza paura. Però, quando usiamo la violenza andiamo oltre il concetto di democrazia che ci distingue”.

Francesco Minici, a chiosa di questo intenso percorso, si è detto soddisfatto per aver raggiunto con semplicità e concretezza, esempi e testimonianze, il cuore e la mente dei ragazzi: “Sono sicuro di aver piantato un seme, convinto che diventerà un albero secolare”.

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