Sab. Mag 4th, 2024

Gli Arresti Rivelano gli Inganni dei Clan nel Porto di Catanzaro Lido

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Mercoledì, la Squadra Mobile ha eseguito arresti con un filo rosso che lega due indagini: gli appetiti delle cosche crotonesi per il nuovo porto di Catanzaro Lido. Questa infrastruttura, cruciale per il futuro del capoluogo calabrese, rappresenta un appalto milionario, suscitando l’interesse della criminalità organizzata. Il costo previsto è di 20 milioni di euro per il completamento, a cui si aggiungono ulteriori 21 milioni tra richieste ministeriali e aumenti delle materie prime. Una “torta” appetibile, come descritta nell’ultima indagine, a cui nessuno sembra voler rinunciare.

L’allarme per il rischio di infiltrazioni nel porto era già stato suonato nell’ottobre scorso con l’inchiesta Garbino. Coordinata dalla Dda di Catanzaro, questa indagine ha svelato la persistenza delle cosche nell’imporre il loro dominio su Isola Capo Rizzuto attraverso usura, estorsioni, armi e droga. I pubblici ministeri Paolo Sirleo, Domenico Guarascio e Pasquale Mandolfino hanno identificato una “nuova struttura associativa” guidata da Fiorello Maesano e Pasquale Morelli, e il consolidamento del gruppo criminale dei Pullano, con i rami dei “Cacagatti” e “Tifuni”, determinato a non perdere il controllo dell’area di riferimento. Il punto di partenza per questa attività investigativa è stato proprio il porto di Catanzaro Lido, con le indagini che hanno preso il via a marzo 2020, focalizzandosi sulle presunte infiltrazioni criminali nella sua gestione.

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