Gio. Mag 2nd, 2024

Sostenere i lavoratori e promuovere la stabilità occupazionale nella regione attraverso azioni concrete e strategiche

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Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e l’assessore al Lavoro, Giovanni Calabrese, hanno preso parte a un tavolo presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy riguardante la questione di Tim e dei call center. All’incontro hanno partecipato anche i ministri delle imprese Urso e del Lavoro Calderone, i dirigenti della società di telefonia mobile e i rappresentanti sindacali e delle Regioni Sicilia, Basilicata, Lazio, Sardegna e Toscana.

Il presidente Occhiuto ha dichiarato che per i lavoratori coinvolti nella vertenza ‘Abramo Customer Care’, che riguarda oltre mille persone nelle province di Crotone, Catanzaro e Cosenza, sono state ottenute due proroghe di tre mesi ciascuna al contratto scaduto il 31 dicembre. Tuttavia, è stato avviato un lavoro per trovare una soluzione strutturale a lungo termine per questo problema, proponendo il “reskilling” dei lavoratori dei call center per impieghi in nuovi progetti di digitalizzazione e servizi pubblici.

Durante l’incontro, il governo ha accolto favorevolmente questa proposta, prendendola come modello per individuare una linea per la riconversione professionale dei lavoratori coinvolti. Si prevede la realizzazione di un ‘progetto pilota’ finanziato con risorse nazionali e fondi Pnrr.

La Regione Calabria ha presentato un emendamento al decreto Pnrr in discussione in Parlamento per l’utilizzo delle risorse necessarie al ‘progetto pilota’. I ministri Urso e Calderone hanno garantito il loro impegno per trovare una soluzione legislativa adeguata.

Nonostante l’apprezzamento per questa evoluzione, il presidente Occhiuto ha sottolineato la necessità di trovare al più presto una soluzione transitoria per garantire i livelli occupazionali e evitare interruzioni nel rapporto di lavoro prima dell’attuazione del ‘progetto pilota’.

Si nota che la Regione Calabria è stata l’unica a partecipare all’incontro con il presidente della Giunta e l’assessore al Lavoro, mentre le altre Regioni hanno inviato solo dirigenti regionali.

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