Omicidio di Maria Chindamo: oggi, giovedì 14 marzo, comincia in Corte d’Assise a Catanzaro il processo per l’omicidio di Maria Chindamo. La donna fu uccisa il 6 maggio 2016 davanti ai cancelli della sua azienda agricola a Limbadi, in provincia di Vibo Valentia. Sul banco degli imputati c’è il 57enne Salvatore Ascone, accusato di aver collaborato al rapimento e all’omicidio dell’imprenditrice 44enne, punita per essersi rifatta una vita dopo la morte del marito. Ascone è anche accusato di avere manomesso il sistema di videosorveglianza installato presso l’immobile sua proprietà, sita in Limbadi, e di avere collaborato attivamente alle fasi di pianificazione, organizzazione ed esecuzione dell’omicidio di Maria Chindamo. Inoltre, è accusato di aver concorso con l’ex suocero della donna, Vincenzo Punturiero, poi deceduto, a cagionare la morte dell’imprenditrice, collaborando alla distruzione e all’occultamento del cadavere, gettato in pasto ai maiali e poi triturato con la fresa di un trattore. Questo caso ha restituito un quadro agghiacciante, ancora non del tutto completo3. La morte di Maria Chindamo è stata una tragedia brutale e atroce, e il processo rappresenta un passo importante verso la verità e la giustizia per la sua famiglia.
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