Gio. Mag 2nd, 2024

Villa San Giovanni e Messina si ribellano contro gli espropri per l’opera giudicata invasiva e inutile.

Continua dopo la pubblicità...


JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

La tensione cresce nel sud Italia mentre si avvicina l’iter degli espropri per la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Le comunità di Villa San Giovanni e Messina si oppongono fermamente, rifiutando di abbandonare le proprie case per un’opera che ritengono priva di valore.

Il Progetto e le Diverse Prospettive

Da una parte, il progetto del Ponte è visto come prioritario, urgente e necessario da Roma. Formalmente, tutto sembra pronto per completare il corridoio europeo Scandinavia-Mediterraneo e colmare il gap infrastrutturale tra il Sud e il Nord d’Italia. Tuttavia, sulle sponde della Calabria e della Sicilia, la percezione è molto diversa. Tra le zone a protezione speciale e i siti di importanza comunitaria, la mobilitazione contro il Ponte cresce. Non è solo una questione ideologica; è una battaglia per la sopravvivenza delle comunità coinvolte.

Gli Espropri e la Battaglia Legale

Il Cda della società Stretto di Messina ha approvato l’aggiornamento del Piano degli Espropri, promettendo un “giusto indennizzo” per coloro che saranno colpiti dalle requisizioni. Tuttavia, il costituzionalista Antonio Saitta avverte che chi contesta dovrà affrontare una lunga causa legale. Le somme saranno depositate presso la Cassa depositi e prestiti, in attesa che una commissione e poi la Corte d’Appello definiscano il risarcimento.

La Mobilitazione e la Preparazione di Messina

Il sindaco di MessinaFederico Basile, ha avviato un tavolo permanente di tecnici, imprenditori e sindacati per riorganizzare la città in vista dell’inizio dei lavori. Oltre alle questioni di accessibilità, si preoccupa dell’accoglienza dei lavoratori che saranno impegnati nella realizzazione dell’opera. Basile afferma che il progetto del Ponte è il naturale proseguimento di una legge dello Stato, ma la comunità non è convinta e continua a protestare.

In questo scenario di conflitto, le voci delle comunità locali si fanno sentire sempre più forte, mentre il destino del Ponte sullo Stretto rimane incerto. La lotta per la casa e la terra continua, e la storia di questa controversia si scrive giorno dopo giorno.

Print Friendly, PDF & Email