Lun. Apr 29th, 2024

Il piano di riordino della rete ospedaliera calabrese ha superato l’esame dei ministeri responsabili della supervisione del piano di rientro sanitario. Il presidente e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, ha espresso una certa soddisfazione per questo risultato, nonostante il documento preveda una riduzione delle unità operative nel corso di un quinquennio.

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Inizialmente, il piano aveva suscitato polemiche e proteste da parte dei cittadini di Acri, difendendo il loro nosocomio locale destinatario di tagli ai posti letto. Tuttavia, il documento è stato rivisto e nuovamente approvato, annullando le modifiche iniziali che riguardavano la riduzione delle unità operative complesse. Questa operazione è stata spostata più avanti nel tempo.

Attualmente, la rete ospedaliera calabrese conta 306 strutture complesse nei presidi pubblici e 79 punti di erogazione nelle strutture private accreditate. La quantificazione delle strutture semplici e dipartimentali sarà demandata all’approvazione dei singoli atti aziendali, tenendo conto degli standard stabiliti a livello nazionale.

Va sottolineato che questo assetto è temporaneo: tutte le unità operative complesse saranno monitorate annualmente, considerando le patologie trattate, la frequenza delle patologie nella popolazione calabrese e l’articolazione dei presidi nella rete di emergenza urgenza

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