Sostegni contrastanti e decisioni del giudice sportivo
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La partita di sabato scorso tra Locri e Sancataldese ha scatenato un acceso botta e risposta tra le due società. La Sancataldese ha denunciato un clima ostile e un pessimo arbitraggio, mentre il Locri ha respinto ogni accusa, bollando le affermazioni avversarie come “non veritiere”.
Le accuse della Sancataldese
La società siciliana ha lamentato di aver subito pressioni sin dal suo arrivo allo stadio, con l’intento di intimorire la squadra. Inoltre, ha contestato la mancata concessione di un rigore a inizio partita e il rigore concesso al Locri a tempo scaduto del primo tempo. A fine primo tempo, la Sancataldese ha anche denunciato una “caccia all’uomo” ai danni dei suoi giocatori.
La replica del Locri
La società calabrese ha ammesso la tensione della partita, data l’importanza della posta in palio, ma ha negato categoricamente qualsiasi comportamento scorretto. Il Locri ha sottolineato la presenza del commissario di campo e delle forze di polizia, che avrebbero garantito la regolarità dell’incontro.
La decisione del giudice sportivo
Il giudice sportivo ha sanzionato entrambe le società con un’ammenda di 1.500 euro. Il Locri è stato multato per un sostenitore che si è recato indebitamente davanti agli spogliatoi insultando il commissario di campo. La Sancataldese è stata multata per le offese rivolte alla terna arbitrale nel tunnel e nello spogliatoio degli arbitri, condotte poi sedate dal commissario di campo.
Locri: ripresa degli allenamenti in vista dell’Igea Virtus
La squadra calabrese ha ripreso ieri gli allenamenti in vista della prossima partita contro l’Igea Virtus. La polemica con la Sancataldese è ormai alle spalle, e il Locri è concentrato sul raggiungimento dei suoi obiettivi stagionali.
