Disavanzo della sanità, aumento delle imposte regionali e blocco delle assunzioni, questo il quadro della situazione in Calabria.
Una perdita che ammonta a 163,6 milioni di euro.
Questo aumento dei costi interni non risulta essere determinato dalla spesa per il personale, che anzi è diminuito rispetto allo scorso anno, ma piuttosto dalla spesa farmaceutica ospedaliera e dall’acquisto di maggiori beni e servizi da parte delle aziende.
Per quanto riguarda i costi esterni, la proiezione per l’acquisto di prestazioni da privato segnala un incremento delle prestazioni ambulatoriali dell’assistenza psichiatrica residenziale semiresideziale.
Deficit dovuto, dunque, ai debiti accumulati dalle aziende ospedaliere e dalle Asp a causa del ritardo nel pagamento delle fatture ai fornitori di beni e prestazioni dei servizi.
Alla notizia di questo disavanzo della sanità calabrese e il suo conseguente danno fiscale, si aggiungerebbe anche il blocco delle assunzioni fino alla fine del 2020.
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MARCELLA MESITI|redazioni@telemia