Dom. Mag 19th, 2024

“La festa del ritorno delle Aquile al ‘Ceravolo’ – aggiunge Fiorita – è solo rimandata di tre giorni”

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“Dovremo aspettare altri tre giorni, a partire da domenica, per riaprire le porte dello stadio ‘Nicola Ceravolo’. Una manciata di ore, ma è un rinvio che ci provoca tanta amarezza. Sarà Catanzaro-Spezia la gara che vedrà mercoledì il ritorno delle Aquile sul loro terreno in un campionato di serie B. Non c’è rabbia, ma solo tanto rammarico perché eravamo riusciti, con uno sforzo senza precedenti, a completare i lavori di riqualificazione dell’impianto e ad ottenere nella giornata di martedì l’ok della Commissione di Vigilanza sui Pubblici Spettacoli e il giudizio positivo del responsabile della Commissione Infrastrutture della Lega B Carlo Longhi”. Lo afferma il sindaco Nicola Fiorita.

Il primo cittadino della città capoluogo di regione aggiunge: “Non è stata un’opera semplice da realizzare: ha comportato un investimento di tre milioni di euro finanziato dalla Regione Calabria e prontamente utilizzato dal Comune di Catanzaro con tre distinte gare di appalto. Gli ostacoli burocratici e tecnici sono stati enormi e chi si intende minimamente di appalti pubblici non può non considerarlo un mezzo miracolo. Abbiamo completato tutto prima di tre mesi dall’inizio del lavori”.

Una festa solo rimandata

“La Lega di serie B – prosegue Fiorita – ha ritenuto, nella sua autonomia, che occorresse aspettare un ulteriore passaggio burocratico successivo alle decisioni prese e comunicate ieri. Questione di ore, non di settimane! Rispettiamo questa decisione, anche se continuiamo a pensare che autorizzare anche la partita di domenica contro la Ternana sarebbe stato un gesto nobile da parte della Lega, un bel messaggio ad un mondo del calcio che ha sempre bisogno di stimoli positivi. Non è stato così e non possiamo che prendere atto con spirito collaborativo e senza polemiche che non servirebbero a nulla”.

“La festa del ritorno delle Aquile al ‘Ceravolo’ – aggiunge Fiorita – è solo rimandata di tre giorni. Pensiamo di avere consegnato alla Città e alla Società giallorossa un piccolo gioiello, fermi restando i grandi limiti del “Ceravolo”, che ora può vantare un terreno di gioco di ultima generazione che migliora di ora in ora e un sistema di illuminazione perfetto”.

“Si dice spesso che amore è sofferenza. Ci abbiamo messo tanto amore e tanta passione in questa opera, così come stiamo facendo per tante altre opere che cambieranno il volto della Città. In queste ore c’è sofferenza perché abbiamo sfiorato per poche ore il sogno, che sembrava impossibile qualche mese fa, di fare disputare in casa anche la prima gara. Ma abbiamo la coscienza a posto e non possiamo non ringraziare i meravigliosi operai e tecnici che hanno letteralmente sudato le proverbiali sette camice, sotto un sole rovente, per arrivare al traguardo. E’ la dimostrazione che questa città – conclude Fiorita – riesce sempre a dare il meglio di sé nelle emergenze, ritrovando uno spirito di comunità che sembrava scomparso. Forza Aquile, mercoledì saremo tutti sugli spalti per salutare le vostre imprese in serie B”.

Barberio elogia l’operato di Fiorita

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere comunale di ‘Catanzaro al Centro’ Antonio Barberio: “Chi oggi chiede conto al sindaco Fiorita per la sola ‘colpa’ di avere chiuso in appena tre mesi un insidioso e complesso appalto da tre milioni di euro e ne chiede le dimissioni perché avrebbe ‘perso una partita’ dimentica di avere fatto parte di una squadra che ha perso addirittura un campionato, finendo miseramente tra i dilettanti. Eravamo convinti di avere visto tutto in fatto di ipocrisia e malafede, ma questa volta è stato superato ogni limite”.

I fatti, secondo il consigliere comunale, “dicono che i lavori di riqualificazione del ‘Ceravolo’, svolti tra mille difficoltà e nel periodo più difficile dell’anno, sono stati completati in tempo utile e che solo l’eccessiva pignoleria della Lega di serie B ha impedito che anche la gara d’esordio si disputasse al ‘Ceravolo’. Ma è un appuntamento rinviato di soli tre giorni perché la partita contro lo Spezia si giocherà mercoledì in un impianto totalmente a norma, come ha certificato la Commissione Infrastrutture della stessa Lega”.

“La stragrande maggioranza della tifoseria – aggiunge Barberio – ha dato atto dello straordinario impegno prodotto dall’amministrazione ed ha compreso che solo i tempi stringenti imposti dalla Lega hanno costretto le Aquile a giocare sul campo di Lecce. Bisognerebbe ricordare che all’inizio di questa avventura non erano pochi quelli che addirittura pronosticavano che l’intero girone di andata l’avremmo dovuto giocare sul campo alternativo. Non vogliamo parlare di miracolo, ma ci siamo andati molto vicino.
A chi ha fatto da fido scudiero alla passata amministrazione, rotolando miseramente tra i dilettanti, dovremmo invece chiedere conto della qualità delle opere realizzate con l’appalto da cinque milioni di euro, sui tempi e soprattutto sulle procedure utilizzate. Altro che partita persa – conclude Barberio – in quell’occasione è stato perso l’onore”.

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