Dom. Mag 19th, 2024

I rilievi della magistratura contabile inducono la giunta a chiedere l’esercizio provvisorio per sistemare i conti e trovare i fondi per “coprire” i crediti contestati dai Comuni. Il prossimo governatore inizierà con una (grossa) gatta da pelare. Intanto i 5 Stelle attaccano Oliverio: «Esercizio provvisorio conferma inadeguatezza della giunta, al governatore non crede più nessuno»

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L’ultimo regalo della maggioranza arriva sotto forma di un progetto di legge approvato dalla giunta regionale (assenti gli assessori Francesco Russo e Maria Francesca Corigliano). Presentata come una “necessità” nella delibera, l’«autorizzazione all’esercizio del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2020-2022» sarà la prima gatta da pelare per il prossimo governatore.
Il succo del provvedimento è che la maggioranza che si insedierà nel febbraio 2020 dovrà, probabilmente, dedicarsi – come primo atto – alla redazione di un bilancio che si annuncia lacrime e sangue. La proposta di legge è stata depositata il 18 novembre scorso e la sua approvazione si annuncia come inevitabile, stando al ragionamento burocratico che fa da sfondo alla scelta.
La decisione discende dai rilievi della Corte dei conti regionale, contenuti nella “Bozza di relazione sul giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Calabria per l’esercizio finanziario 2018”, «dalla quale sono emerse diverse criticità afferenti soprattutto al mancato accantonamento a Fondo crediti di dubbia esigibilità dei crediti vantati nei confronti dei Comuni capoluogo e alla quantificazione del Fondo contenzioso». In soldoni, tra le poste attive della Regione figurano dei crediti nei confronti dei Comuni. Il problema è che, per le amministrazioni locali quei crediti non esistono (o non esistono in parte). Dall’incrocio di questi dati (ciò che la Regione ritiene di dover riscuotere è messo in dubbio nelle contabilità dei Comuni) ne discende un’incertezza nei conti dell’ordine di un centinaio di milioni di euro. Incertezza rilevata dalla magistratura contabile senza che la Cittadella sia riuscita, per il momento, a risolvere il dubbio attraverso un accantonamento di risorse sufficiente a tappare il (presunto) buco.
Nell’ultimo mese gli uffici regionali non sono riusciti a chiudere il gap e i tempi, adesso, sono troppo stretti (nel progetto di legge si fa rilevare che «il consiglio regionale in scadenza di mandato sospenderà i lavori presumibilmente in data 10 dicembre 2019). Va da sé che il rendiconto generale dell’esercizio finanziario 2018 resterà aperto. Chiuderlo toccherà al prossimo governatore e alla sua squadra. Ma le conseguenze non sono di poco conto. L’autorizzazione dell’esercizio provvisorio del bilancio prevede che la Regione possa disporre dei quattro dodicesimi degli stanziamenti di spesa previsti per l’esercizio 2020 nel bilancio di previsione 2019-2021. Un taglio ai fondi svincolati che rende ancor più esangui le casse della Regione.

«A OLIVERIO NON CREDE PIÙ NESSUNO» Intanto i 5 Stelle calabresi attaccano Oliverio. «È molto grave la deliberazione dell’esercizio provvisorio del bilancio 2020 da parte della giunta regionale della Calabria guidata da Mario Oliverio, che dimostra due cose: l’ennesima iniziativa di un governatore utilitarista che spera di restare incollato alla poltrona e la chiara inadeguatezza del suo assessore al ramo, Mariateresa Fragomeni».
Lo affermano, in una nota congiunta, i parlamentari nazionali ed europei e i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle calabrese, che aggiungono: «Questa mossa del cavallo di Oliverio e sodali è inaccettabile e la sua giustificazione da parte dell’esecutivo regionale è ancora peggiore, in quanto fa leva sul fatto che le criticità rilevate dalla Corte dei conti nel giudizio di parificazione del rendiconto 2018 hanno creato una situazione di incertezza che non ha consentito la predisposizione del bilancio di previsione 2020-2022 nei tempi previsti dalla normativa vigente. Ma come, gli eroi oliveriani se ne sono accorti proprio e solo adesso?». «Si tratta – incalzano i 5 Stelle – dell’ennesima riprova dell’incapacità amministrativa, della negligenza, dell’approssimazione e dell’opportunismo politico della squadra di governo del presidente, che crede di poter sovvertire la realtà con i libri apologetici sul suo conto e con le narrazioni delle proprie truppe cammellate, ridicole quanto grottesche, sulle gesta eroiche dello stesso Oliverio, cui non crede più nessuno». «Speriamo, in merito alla riferita deliberazione di esercizio provvisorio, che gli attuali consiglieri regionali salvino almeno la faccia e non mantengano un atteggiamento pilatesco. Le prossime Regionali – concludono i rappresentanti pentastellati – segneranno uno spartiacque tra la vecchia politica, quella che ha usato il potere per amici e compari, e il Movimento 5 Stelle, che ne ha denunciato in ogni modo e sede le logiche clientelari e familistiche, causa di emigrazione di non ritorno e della drammatica sparizione, in Calabria, dei diritti, delle speranze e del bene comune».(ppp)

OLIVERIO SMENTISCE LE NOTIZIE CIRCA UN PRESUNTO CRACK DELLA REGIONE

Sono 17 i punti all’ordine del giorno dell’odierna seduta del Consiglio regionale in corso a Palazzo Campanella. Molti degli argomenti di cui é previsto l’esame erano stati rinviati in occasione della precedente seduta. Tra questi la legge recante norma in materia funeraria e polizia mortuaria. Annunciato l’inserimento, dopo l’approvazione a maggioranza stamattina in seconda Commissione, della legge di riforma del Corap, il Consorzio regionale per le attività produttive, che diventerà Agenzia regionale sviluppo aree industriali. Completano l’ordine del giorno la proposta di legge per l’integrazione e la promozione della minoranza romanì in Calabria e altre proposte riguardanti i soggetti attuatori in materia di invecchiamento attivo, precisazioni sui Parchi marini regionali, variazioni al Bilancio e provvedimenti per l’attuazione del Diritto allo studio universitario e l’istruzione tecnica superiore.

In apertura di seduta ha preso la parola il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio.

“Prendo la parola –ha detto Oliverio- per informare il Consiglio regionale di aver chiesto l’intesa sulla data delle elezioni al Presidente della Corte d’Appello di Catanzaro per come previsto dalla legge ed il parere  al Presidente del Consiglio. La data su cui mi sono orientato per fissare le elezioni, che è già stata riportata  dai giornali, è quella del 26 gennaio. E’una data  che coincide anche con le elezioni di un’altra regione e, quindi, anche da un punto di vista del rapporto e delle piattaforme informatiche con il Ministero dell’Interno, consente di razionalizzare le spese e di velocizzare i procedimenti. Nei prossimi giorni, comunque prima del sessantesimo rispetto al 26 gennaio, sarà emanato da me il decreto per la indizione delle elezioni. In relazione a questa scelta devo informare il Consiglio che, essendo le elezioni ad inizio dell’esercizio finanziario 2020, ho proposto ieri in Giunta l’approvazione  dell’esercizio provvisorio per consentire alla Regione  di poter essere garantita nell’attività  ordinaria e nelle spese di funzionamento  e di autorizzare esclusivamente il capitolo per le spese elettorali in modo tale che anche da questo punto di vista ci possa essere la garanzia che  le risorse destinate all’esercizio finanziario 2020 possano essere interamente decise nella finalizzazione dal nuovo Consiglio e dalla nuova giunta regionale, come è necessario fare per doveroso rispetto istituzionale”.

“Devo smentire categoricamente, inoltre –ha aggiunto Oliverio- le notizie apparse proprie in queste ore su alcuni organi di stampa circa un presunto crack, un inesistente default del bilancio della Regione. La smentisco con forza perchè è una notizia assolutamente falsa, ma soprattutto per tranquillizzare la Calabria, i calabresi ed anche questo consiglio regionale. Le misure suggerite dalla Corte dei Conti circa un recupero di un debito  che i Comuni hanno verso la Regione relativamente al periodo 1981/2004 sono state assunte. Il bilancio della Regione 2018 è stato sottoposto a parifica ed ha ottenuto la parifica da parte  della Corte dei Conti e, naturalmente, con l’approvazione dei rendiconti che saranno approvati domani dalla Giunta regionale e trasmessi al Consiglio regionale ci si potrà rendere conto che le cose che sto dicendo rispecchiano la realtà.

Smentisco, quindi, categoricamente i venditori di false notizie. Credo che la Calabria non abbia bisogno di allarmismi costruiti su notizie false ma di confrontarsi sulla realtà nel rispetto della verità dei fatti”. f.d.

SERVIZIO DI NICODEMO BARILLARO
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