Lun. Mag 20th, 2024

Sulla sicurezza dei punti nascita nella provincia di Reggio Calabria, il sottosegretario alla Salute, Davide Faraone, ha riposto a un’interrogazione della deputata Dalila Nesci, alla Camera capogruppo 5stelle nella commissione Sanità. Nell’interrogazione si lamentava l’attuale sovraccarico dei punti nascita degli ospedali di Reggio Calabria, Polistena e Locri, peraltro privi dei requisiti di legge, derivante dall’assegnazione di posti letto per specialità più remunerative ai privati “Villa Aurora” e Villa Elisa”, con conseguente chiusura dei rispettivi punti nascita che integravano l’assistenza. Per Faraone ne è derivato «un incremento qualitativo della nuova offerta pubblica rispetto a quella precedente, di natura privata, poiché le due strutture private agivano senza essere provviste di Pronto soccorso e Terapia intensiva». Indignata, Nesci ha replicato a Faraone: «Gli uffici del ministero non avranno passato al sottosegretario la recente notizia del parto di una donna sulla statale 106, conosciuta come la strada della morte. La vicenda è emblematica». «Al governo centrale – ha concluso la deputata M5s – non importa che il personale dei punti nascita calabresi sia sotto stress e non possa garantire i servizi. Alla fine il governo scaricherà le responsabilità proprio su quel personale. Pensavo che il ministro Lorenzin guardasse la questione con gli occhi della madre di due gemelli, venuti al mondo nella sicurezza dell’ospedale romano San Pietro Fatebenefratelli».

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