Dom. Mag 19th, 2024

“Sull’assistenza sanitaria non siamo disposti a concedere sconti a nessuno. La filosofia dei tagli indiscriminati deve cedere il passo a una più attenta e seria valutazione dei bisogni della collettività, specie quando si tratta di tutela del diritto, costituzionalmente garantito, alla salute”.

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E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, in relazione alla vicenda dei reparti di reumatologia in Calabria che, secondo il decreto 70, dovrebbero essere suddivisi solo tra Catanzaro e Crotone, per un totale complessivo di cinquanta posti letto.

“Si tratta – ribadisce Raffa – di una situazione inaccettabile che pone il territorio reggino in una condizione di grave disagio e di evidente disparità. Non possiamo accettare in maniera passiva quello che si configura come un chiaro tentativo di spoliazione di servizi essenziali per i cittadini. Peraltro, il reparto di Reumatologia di Reggio, nato come struttura semplice e poi diventato centro dipartimentale, ha nel corso degli anni prodotto risultati importanti sul piano della qualità ricettiva e delle prestazioni erogate. Tutto ciò grazie alle indiscusse professionalità che vi operano al suo interno e che in questi anni hanno sopperito con grande spirito di sacrificio e abnegazione ai vari interventi di ridimensionamento e razionalizzazione che hanno investito il settore della sanità pubblica. Il percorso, costante, di crescita – puntualizza il presidente della Provincia di Reggio Calabria – ha portato la Reumatologia reggina a diventare un presidio di fondamentale importanza, non solo per la nostra provincia ma per l’intero territorio regionale. Appare del tutto inadeguata – sottolinea il presidente di palazzo “Alvaro” – la mancata previsione di posti letto nella più popolosa città calabrese. Quest’anomalia, tra le altre cose, può innescare un pericoloso cortocircuito all’interno del sistema sanitario locale, destinato ad aumentare non solo la mobilità extraregionale, i cui livelli sono già preoccupanti, ma anche quella all’interno della stessa regione. Tutelare la salute significa anche fare in modo che i pazienti non debbano sobbarcarsi faticose, costose e complesse trasferte per effettuare un ricovero, proseguire una cura o sottoporsi ad un intervento”.

“Il processo di riorganizzazione della rete ospedaliera calabrese – evidenzia Raffa – non può essere frutto di meri calcoli ragionieristici, di un approccio tecnicistico del tutto scollegato dalla realtà o, peggio, di decisioni calate dall’alto. Occorre, al contrario, adottare una visione strategica e politica di lungo respiro, nettamente opposta alle logiche emergenziali e, soprattutto, pienamente rispondente alle istanze delle comunità e alle loro peculiarità socio territoriali. Apprezziamo gli sforzi profusi dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera Bianchi Melacrino Morelli, Frank Benedetto, per cercare di trovare una via d’uscita ragionevole a questa situazione. E siamo certi che il governo regionale saprà darà ascolto alle istanze che provengono dal territorio reggino. Dal tavolo tecnico catanzarese, adesso, ci aspettiamo un atteggiamento che vada ben oltre la dialettica strumentale e le schermaglie di natura prettamente politica e ponga al centro l’interesse, esclusivo, dei cittadini. Dall’interlocuzione in atto – conclude Raffa – esca una chiara e credibile indicazione su come affrontare e superare l’impasse, garantendo a Reggio una dotazione di posti letto per la Reumatologia”.

a.l./

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