Mer. Mag 29th, 2024

Il leader della Lega ha visitato il cantiere del tribunale di Reggio Calabria in costruzione da 15 anni. «Ho incontrato la nuova presidente Santelli, si cominci a lavorare il più presto possibile». Poi chiede un cambio di statuto regionale «In Lombardia fa l’assessore si sospende da consigliere, subentra un consigliere, e in caso non faccia più l’assessore torna a fare il consigliere»

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La notte trascorsa in un albergo di Bagnara Calabra ha portato consiglio e questa mattina il leader della Lega Matteo Salvini non è più tanto sicuro che gli assessori calabresi in quota Lega debbano dimettersi come da statuto del Carroccio. Meglio cambiare lo statuto della Regione Calabria, sul modello “lumbard” della Regione Lombardia. Arrivato al cantiere del costruendo (da 15 anni) nuovo palazzo di giustizia di Reggio Calabria, Salvini rispondendo ai giornalisti ha affermato: «Secondo me bisognerebbe cambiare lo statuto perché l’assessore faccia l’assessore e il consigliere faccia il consigliere. C’è un esempio che secondo me funzione, quello di Regione Lombardia, dove chi fa l’assessore si sospende da consigliere, subentra un consigliere, e in caso non faccia più l’assessore torna a fare il consigliere. Secondo me chi è in giunta deve occuparsi della giunta e chi è in consiglio deve occuparsi del consiglio, fare tutte e due le cose insieme non mi sembra produttivo». E nelle more? «Se uno lo vuole cambiare lo cambia in fretta».
L’INCOMPIUTA Di cose da accelerare ce ne sono, a partire proprio dal cantiere del palazzo di giustizia: «Vogliamo ripartire da qua. Vengo da Bagnara dove ho incontrato pescatori che non vengono messi in condizione di pescare e qua ci sono avvocati, giudici e lavoratori che non vengono messi in condizione di amministrare la giustizia. Quindici anni mi sembrano troppi per ultimare i lavori». «Ho incontrato ieri – ha aggiunto – la nuova presidente Santelli, si cominci a lavorare il più presto possibile.
LE COMUNALI A REGGIO A Reggio ci saranno le elezioni comunali che saranno un’altra inversione di tendenza, un altro cambiamento positivo, poi non è possibile avere 80 milioni già spesi fermi con una città che aspetta da 15 anni il nuovo tribunale. E’ evidente che bisogna correre».Una marcia in più da innestare anche e soprattutto in vista delle elezioni comunali di maggio in riva allo Stretto: «Ricorsi, controricorsi, appalti, rescissioni, aggiornamento lavori. Il problema è che quando, spero presto, i lavori ricominceranno, intanto una struttura che è lì ferma da 10 anni deve già esser rivista prima di essere inaugurata. Quindi al di là del fatto che chi ha sbagliato mi auguro che paghi, il nostri impegno sia regione che in comune, appena arriveremo come Lega anche in comune a Reggio Calabria, sarà di concludere il prima possibile i lavori, e poi andare a vedere chi ha sbagliato, perché i costi sono lievitati e evidentemente qualcuno ha sbagliato qualcosa». Nomi ancora non se ne fanno, ma l’identikit si arricchisce anche di una sagoma femminile: «Ci sarà la lista della Lega per prima volta anche a Reggio Calabria, mi piacerebbe che il candidato sindaco, o la candidata sindaco, fossero indicati dal centrodestra compatto. Non scegliamo in base al sesso, scegliamo in base alla bravura di una persona e penso che la Lega abbia tante persone su cui poter contare».
LE PRIORITÀ’ DI SALVINI Le priorità, sia in città che alla regione, sono sempre le stesse: «Il lavoro è davanti a tutto. Stamattina ho incontrato una delegazione di pescatori e ieri di agricoltori. Agricoltura, pesca e turismo sono l’oro della Calabria quindi ci piacerebbe metterci l’esperienza che la Lega ha in altre regioni italiane, l’importante è cominciare. Anche sulla Sanità, qua c’è un buco da 3 miliardi, c’è un commissariamento che va avanti da anni. Ci sono reparti chiusi e strumenti inutilizzati da troppo tempo. E’ una sfida che mi appassiona quella della Regione Calabria, ci tornerò spesso». Da Roma nel frattempo rimbalza la notizia che il governo ha trovato un accordo sulla prescrizione: «Abbiamo un governo che tira a campare nel nome del rinvio. Rinvia – rincara la dose Salvini – la tassa sulla plastica, la tassa sullo zucchero, il Mes, l’autonomia, la prescrizione, vogliono cancellare quota cento e i decreti sicurezza. Noi daremo battaglia perché l’Italia non si può permettere di perdere tempo. E’ un governo fondato sul rinvio – ribadisce il senatore – e sulla paura di andare a casa. Poi con la libertà dei cittadini non si scherza, sulla giustizia non si può arrivare a un compromesso, ma anche sulle autostrade. Ci sono miliardi di euro fermi perché nessuno ha ancora capito se revocano la concessione, se non revocano la concessione, è un governo che rinvia tutto. Noi su alcuni temi già la settimana prossima porteremo in Parlamento idee chiare, sul rinnovo della concessione delle autostrade, sulla riforma della giustizia, sulla tassa sulla plastica, sui decreti sicurezza, la Lega offrirà possibilità di confronto anche alla maggioranza basta che non ci offrano altri 38 rinvii, un governo fondato sul rinvio non è possibile».
I TIROCINANTI DELLA GIUSTIZIA Dopo avere risposto alle domande dei giornalisti Salvini ha incontrato una folta delegazione di tirocinanti della giustizia, che si appellano al leader della Lega per chiedere un aiuto per l’agognata stabilizzazione. Lunedì infatti verranno discussi in parlamento due emendamenti. «Chiediamo il suo aiuto – gli spiega la portavoce – perché sono 10 anni che facciamo tirocinio, non ce la facciamo più». In tutta Italia i tirocinanti sono 2mila, mille solo in Calabria, 250 a Reggio. Salvini li rassicura, dimostra di conoscere il dossier «L’abbiamo seguita con Molteni, con Ostellari, con Morrone» e prende a cuore la questione: «Tengo Ostellari e Morrone – ha promesso ai tirocinanti – come nostri due responsabili in Senato e Camera per seguire la vicenda».

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