Sab. Lug 27th, 2024

Il piccolo centro alle falde d’Aspromonte opta nuovamente per la gestione commissariale

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San Luca, il pittoresco centro alle falde d’Aspromonte, si prepara a un’altra fase di transizione amministrativa, poiché nessun candidato si è fatto avanti per le elezioni comunali imminenti. Questa non è una novità per il piccolo comune, che ha già affrontato situazioni simili nel recente passato. Neanche il sindaco uscente, Bruno Bartolo, ha manifestato l’intenzione di ricandidarsi. Così, senza nessuna lista da sostenere e nessun candidato su cui puntare, il turno elettorale viene saltato e il destino di San Luca viene affidato nuovamente alle mani dello Stato.

È un ritorno alla gestione commissariale che il comune ha già sperimentato in passato, con un commissario prefettizio che prenderà le redini della città per almeno un anno. Questo scenario rappresenta una pausa dalla democrazia di base per i residenti di San Luca, che si ritrovano di nuovo a dover affidare le decisioni amministrative a un’autorità esterna.

La mancanza di interesse per la politica da parte dei cittadini di San Luca non è una novità. Alle ultime elezioni politiche, il comune ha registrato la percentuale più bassa di partecipazione al voto in tutta la regione (appena il 22% degli aventi diritto). Anche nelle elezioni comunali precedenti, la situazione non è stata migliore. Le elezioni del 2015 sono state addirittura annullate per mancanza di quorum, e fino al 2019 nessuno si era presentato per guidare il comune, lasciandolo sotto la gestione di un commissario prefettizio.

Il sindaco uscente, Bruno Bartolo, un infermiere in pensione, aveva già manifestato dubbi sulla sua ricandidatura e, con il termine ultimo per la presentazione delle liste, ha ufficialmente annunciato di non candidarsi nuovamente. Nessun altro candidato si è fatto avanti per guidare il comune, confermando così la disaffezione dei cittadini di San Luca verso la politica.

Questa situazione segna un ritorno al punto di partenza per San Luca, che si ritrova ancora una volta a dover affrontare una gestione commissariale dopo appena cinque anni dall’ultima elezione.

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