Lun. Mag 20th, 2024
Roma, 14 ott. (askanews) - La Guardia di Finanza di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria ha scoperte numerose truffe ai danni del servizio sanitario nazionale. In particolare sono stati accertati casi in cui è stata prodotta un'autocertificazione non veritiera per beneficiare di esenzione sanitaria non dovuta. Complessivamente, tra il 2015 e il 2016, sono state accertate oltre 1.600 tra prestazioni sanitarie e cessioni di prodotti medicinali per i quali non sono stati pagati i ticket. Una trentina le persone che dovranno rispondere all'autorità giudiziaria per il reato di truffa ai danni della Regione Calabria. Tra queste anche soggetti con redditi particolarmente elevati proprietari di immobili di pregio ed autovetture di lusso.

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Potenza ha sequestrato un immobile e risorse finanziarie, per un valore di oltre 1 milione e 400mila euro, alle società Finanziaria Editoriale srl e Publifast srl di Cosenza con l’accusa di averli «sottratti illecitamente alla Lucana Edizioni srl di Potenza, dichiarata fallita a dicembre 2017, già editrice della testata giornalistica Il Quotidiano della Basilicata».
Il provvedimento di sequestro, emesso dal Gip del Tribunale di Potenza su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica del capoluogo lucano, è stato eseguito in quanto «si ritengono sussistenti – è scritto nel provvedimento firmato dal procuratore distrettuale Francesco Curcio – indizi di reato in ordine al delitto di bancarotta patrimoniale».
Il procuratore spiegato che la decisione giunge al termine «di una complessa attività investigativa, scaturita proprio dal fallimento della Lucana Edizioni srl, nel corso del quale era stato possibile disvelare un intricato, quanto preordinato piano per svuotare definitivamente il patrimonio della casa editrice lucana, che già versava in avanzato stato di decozione finanziaria».

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Il procuratore Francesco Curcio

«L’attento lavoro di analisi e ricostruzione sviluppato dalla Guardia di Finanza», coordinata dalla Procura distrettuale di Potenza, «ha permesso di individuare – afferma il procuratore Curcio – alcune operazioni societarie poste in essere dagli amministratori della Lucana Edizioni con il fine esclusivo, in vista dell’imminente fallimento, di sottrarre il denaro e i beni immobiliari facenti parte del compendio societario, a favore di altre imprese riconducibili sempre ai medesimi amministratori».
Curcio evidenzia che «i fratelli Antonella e Francesco Dodaro, di Cosenza, rivestivano, peraltro, contestualmente incarichi di governance tanto nell’impresa fallita quanto nelle società beneficiarie della condotta distrattiva e scientemente hanno depauperato il patrimonio della prima al fine di scongiurare eventuali pretese dei creditori sui beni nella disponibilità della Lucana Edizioni, creando un chiaro pregiudizio alla par condicio creditorum».
L’immobile sequestrato a Potenza, al numero 102 di via Nazario Sauro, del valore commerciale di circa 800 mila euro, era la storica sede della Lucana Edizioni, e veniva ceduto alla propria controllante, che era appunto la Finanziaria Editoriale srl. (giornalistitalia.it)

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