Dom. Giu 2nd, 2024

Assessore Marulla: Richiesta Chiarezza al Sindaco

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In merito al decreto del Sindaco del 25 gennaio scorso  con la quale mi veniva ritirata la delega di Assessore, mi corre l’obbligo per trasparenza e verità di informare i cittadini che ci hanno eletto a guidare il Comune.

Prassi politica vuole che il Sindaco prima di sfiduciare un proprio Assessore lo convoca e lo mette al corrente della scelta, spiegandone i motivi.

Il suo gesto, non è stato corretto politicamente tantomeno  umanamente nei  miei confronti e quel che più conta, non lo è stato verso la Comunità.

Forse è un errore politico, vista la sua scarsa esperienza, oppure c’è  dell’altro che non ha il coraggio di dire.  La Comunità  è intelligente per capire!

Ecco allora che per amore della verità  richiamo il Sindaco a spiegarsi meglio;

Quella trasparenza tanto millantata e che peraltro dovrebbe essere alla base di qualunque amministrazione comunale si è alla fine racchiusa in una formula di stile prestampata che di chiaro e trasparente non ha nulla.

Forse il Sindaco pensa di essere un ducetto? Io non sono il tipo che dice sempre signorsi! I problemi da affrontare che al Primo Cittadino e non solo, sono stati sempre presentati, dovevano essere discussi collegialmente e insieme affrontati, non discussi e decisi forse, nella sala dei bottoni, con due, tre consiglieri.

Il Sindaco, invece, ha fatto sempre orecchie da mercante ad ogni mia proposta in giunta, sviando o adducendo ora una cosa ora un’altra per timore di essere messo forse in ombra chissà, forse se avesse spiegato meglio, i dubbi li avrebbe fugati sul suo operato, non certo sul mio che invece è debitamente documentato.

La situazione di questo suo comportamento è sotto gli occhi di tutti: l’insoddisfazione generale e molto diffusa tra i cittadini di Stilo!

Ho sottolineato spesso che la gente non è contenta di come viene amministrato il paese, ma lui ama solo sentirsi dire che tutto va bene, “madame la marchesa”.

Ed ogni voce critica, fuori dal coro, anziché essere ascoltata e valutata per le tante proposte che ho fatto, veniva raggirata e i suggerimenti e le proposte gettate nel cestino, tranne però ritagliarsi del tempo a gettare discredito “casa per casa” sul mio operato prima ancora di iniziare.

Sfido chiunque a dire che le cose vanno bene nel nostro Comune ed il Sindaco lo sa, e si gira dall’altra parte perché  spesso agendo in solitudine, ”son tutto mi!” si è trovato immerso nei problemi tanto da scoppiare. Non si tratta solo del mio ruolo, ma assicuro che c’è  insoddisfazione generale dentro e fuori, ma il Sindaco marcia dritto come se del Comune fosse il padrone assoluto, senza ascoltare né  i suoi democraticamente eletti, nè i cittadini;  senza insomma guadarsi attorno.

Ma non c’è più sordo di colui che non vuol sentire!

Non mi soffermo sulle cose che non vanno, l’elenco sarebbe lungo,  e  sulle quali ho portato spesso l’attenzione, di contro, è mio dovere far emergere  l’atteggiamento ostruzionistico del Sindaco, che spesso  ometteva di dare il giusto peso al mio operato, celandolo, al fine di assicurarsi una visibilità apparente, facendone cadere la maschera e  dimostrandone la vera natura di  cattiveria gratuita  nei miei confronti e  ostruzionismo verso i problemi del paese, più volte segnalati.

Mal si comprende un simile comportamento notato nei miei confronti fin dalle elezioni, o forse si!

E allora anziché affrontare i problemi da me segnalati che fa? Getta la scure su di me con un comunicato farlocco quanto ingeneroso e mi toglie la delega.

Non sono uno che se la prende, credo invece di avere offerto il mio operato, la mia competenza e la mia disponibilita’ soprattutto in un momento in cui la mia famiglia ha affrontato seri problemi di salute che purtroppo hanno portato al decesso dei miei suoceri ed a difficoltà oggettive nella crescita della mia unica figlia, con grandi sacrifici,  e i cittadini devono  sapere le vere ragioni di questa azione velenosa alle spalle di un Assessore leale e libero quale sono stato, soprattutto nelle idee e nella morale, che non si vende e non si compra.

Devo poter guardare  negli occhi mia figlia e un giorno dirle, ho dato fiducia ad un Primo cittadino che in politica tanti avrebbero definito mezza tacca.

Ma io parlo a voi cittadini e sfido il Sindaco ad una conferenza stampa, cosi che i cittadini sappiano la verità ed emergano se ce ne sono, altri suoi giochini, che fan solo danno alla comunità.

Si può dare sempre al proprio paese, quando lo si ha nel cuore un contributo anche fuori dalla giunta, in consiglio comunale, da semplice consigliere, e nel paese, da cittadino.

Per tale ragione resto al mio posto in Consiglio Comunale perché eletto dai cittadini e darò il mio contributo con lealtà, come sempre, ma anche usando l’arma della critica quando serve. Non siamo burattini caro Sindaco! Le consiglio di guardare meglio la realtà di Stilo, con occhi non annebbiati da personalismo, perché  la gente ci ha votato per risolvere i problemi e non per “papariarsi” come fa lei, lasciando che tutto peggiori.

L’insoddisfazione della cittadinanza è grande e diffusa ed io ho tentato in questi anni di portarla all’ordine del giorno, ma lei è stato sordo e cieco di fronte ai numerosi problemi della gente. Non vogliamo un dittatorello alla guida del paese, ma un Primo Cittadino che sappia ascoltare, che non rifugga i problemi, che sappia valorizzare i suoi Collaboratori non denigrarli ignominiosamente, che rispetti il programma e il mandato che i cittadini ci hanno dato.

Io ci sarò fino alla fine del mandato, nonostante questo maldestro e risibile comportamento del Sindaco. Devo rispondere in primis ai cittadini e alla mia coscienza di uomo libero e al servizio della mia città la quale alla prossima indizione del civico Consesso, ascolterà, se vorrà, le mie verità e le mie decisioni.

Intanto invito il Sindaco a fare i conti con la propria coscienza, di uomo, di padre, e di Primo Cittadino.

Stilo, 27.01.2024                                                                               

Il Consigliere Comunale Nicola Marulla gia’ Assessore del comune                                                                        

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