Mer. Mag 1st, 2024

Portigliola.-Sapevo di averlo compreso bene,ma me lo sono fatto spiegare di nuovo : la funzione delle organizzazioni giovanili di partito e’ quella di capire come si debbano aggiornare i percorsi di studio e  i “sentieri” del lavoro, e di chiedere a chi ha compiti di governo di provvedervi. La funzione delle organizzazioni giovanili di partito e’ quella di essere un modello di comportamenti per poter edificare cio’ che serve  di nuovo e di solido nella societa’.Il volontariato alle feste dei partiti (che ormai non si fanno piu’) o i convegni fatti ormai per “convenzione” mettono a contatto i giovani con le discussioni, gli onorevoli, gli “idoli” ai quali vogliono avvicinarsi e, diciamocelo, pensare di sostituirsi.Questo sarebbe  il ragionamento da fare in una situazione normale, se non fosse che oggi la normalità ci parla di partiti in crisi e grandemente impopolari e di giovani (impegnati?)che non svolgono nessun servizio. Eppure capita di vedere giovani “gasati” : “Loro sono il rinnovamento…faccio loro da chioccia(sostantivo non necessariamente al femminile,chiariamolo!), dimostro di avere giovani intorno a me…)”.Ma sul rinnovamento ci ha erudito bene un politico di lungo corso in un suo recente libro: ” Che il rinnovamento” raccomanda “non appaia salvifico dei nostri affanni, perche’ se non si dimostra all’altezza , distrugge altre illusioni”. Lui si riferiva a Renzi, figurarsi quanto e’ facile “mettere dell’avviso” le “giovani speranze” dei nostri comuni  della Calabria che fanno politica, che hanno l’aggravante di ignorare la crisi della societa’,la crisi della regione, la crisi di Forza Italia.Personalmente penso che e’ meglio cominciare dai propri comuni la dimostrazione del proprio “valore”;Bersani lo invoco’anni fa: “Comincia a fare il consigliere comunale,poi quello provinciale,regionale, magari poi arrivi a Roma, posto che il “biglietto” riesci a staccarlo”. Il partito di Berlusconi deve fare liste forti, essendo finito il tempo del trascinamento da parte del leader, almeno alle nostre latitudini, deve mettere, se rimane l’Italicum, un capolista che convince gli altri che stanno in lista a dannarsi nella ricerca delle preferenze pur sapendo di … non vincere di sicuro, e li deve convincere nell’unico modo possibile, quello di trovare un equilibrio “largo” tra i concorrenti (?) a prescindere dal risultato delle elezioni. Ma, chiedo a me stesso, di che stiamo parlando in una situazione calabrese che procura ormai “odio” per la politica? Vogliamo dire che è un mondo virtuale quello  che i giovani dei partiti purtroppo vivono? Infatti, loro non pensavo proprio di affrontare quello reale, difficile  e ostico, in quella che sarebbe la vera sfida e la cifra delle competenze di ognuno . I giovani di Forza Italia non rappresentano ai dirigenti (a cominciare da Jole Santelli) che possono aiutarci, la situazione reale  che si vive in provincia di Reggio Calabria. Ed i voti come li cerchiamo se non si è adatti a “riferire” almeno ai maggiorenti cosa succede e cosa necessita nella nostra provincia? Anche se nemmeno “mamma e papa'” molte volte rimbrottano i figli illusi e pigri.

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Roberto Ieraci  Presidente Associazione Culturale ” Nuovi Orizzonti per il Sud”

 

 

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