“La Locride e la Calabria perdono un profondo conoscitore della politica, dalle doti umane ammirevoli.
La sua personalità ha rappresentato, nelle sedi istituzionali, la voce della nostra terra; la sua perdita colpisce, indirettamente, i tanti giovani che hanno scoperto i valori della politica grazie proprio ai suoi insegnamenti.
Rivolgo a tutta la famiglia Zito estrema vicinanza in questo momento di lutto”. Con queste parola il Senatore Antonio Stefano Caridi ha voluto ricordare colui che Senatore lo era per antonomasia: Sisinio Zito. Un uomo capace di combattere l’emarginazione della sua terra puntando sulla cultura, sua l’idea del festival jazz che portò in alto il nome della Calabria. Una vita, insomma quella del senatore socialista, spesa per il sud e per la sua amata città Roccella Jonica. Un visionario, come in tanti oggi lo ricordano, che pensava da filosofo e agiva da manager. Un uomo odiato o amato ma mai indifferente a nessuno tanto che il suo nome è risuonato ancora una volta nell’aula del Senato. Quella stessa in cui Zito ha operato per anni rappresentanto l’area riformista attenta al sud del Psi. Eletto nel 1976 rimase in carica sino al 1994, risultando il più giovane senatore italiano all’epoca dell’elezione. Continuità che va dalla VII alla XI legislatura. Sempre all’interno del Collegio della Locride.
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ALESSANDRA BEVILACQUA