Sab. Apr 27th, 2024
Una immagine dell'ospedale civile 'Santa Maria la Pietà' di Nola (Napoli), 9 gennaio 2017. ANSA/CESARE ABBATE

Paura meningite in Calabria. Ieri un uomo di 50 anni è deceduto nell’ospedale di Vibo Valentia a causa di un’infezione da meningococco. Si tratta di un noto ristoratore di Lamezia Terme, Giuseppe Iannazzo. Sul caso anche il sospetto di malasanità. La meningite meningococcica, infatti, è stata diagnosticata a Iannazzo in ritardo in quanto nella struttura di Lamezia sono stati chiusi di recente sia il reparto di Malattie Infettive sia il reparto di Microbiologia e Virologia. Anche se vi lavorano ancora un medico e due biologi non è stato possibile ricevere in un’ora i risultati, ma in due settimane attendendo il referto da Catanzaro. Nel centro analisi di Catanzaro i ritardi nella diagnosi sarebbero attribuibili al fatto che mancassero i reagenti necessari ad eseguire l’analisi immediata del liquor. E così, si è dovuto ricorrere all’esame colturale, che è più lungo e che ha dato la risposta dopo una decina di giorni, quando era ormai troppo tardi. Nel frattempo lo sventurato cinquantenne ha dovuto essere dimesso dal reparto di rianimazione dell’ospedale per trasferirlo altrove, nonostante le sue gravi condizioni.
E’ così partita la caccia ad un reparto che lo ospitasse. Nonostante le terapie a cui è stato sottoposto, Iannazzo é deceduto nella mattinata di venerdì scorso. “Al momento non c’è alcun allarme. Il numero di casi di infezione da meningococco registrati nella provincia di Catanzaro, ed in generale in tutta la Calabria, rientra assolutamente nella media annuale nazionale” ha riferito il direttore generale dell’Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri. Il Dg ha assicurato che “subito dopo che é stata riscontrata la presenza del virus, è stata attivata la profilassi antibiotica per tutte le persone venute a contatto con il paziente, compresi i medici. Perri ha anche sottolineato che “per venire incontro alle richieste dei cittadini, il centro vaccini dell’Asp di Catanzaro effettua, ormai da diversi giorni, due sedute straordinarie di pomeriggio, il martedì e il giovedì”.
La meningite è una grave malattia dovuta all’infiammazione delle meningi, le membrane che rivestono il cervello. L’infiammazione di tali membrane si ripercuote sul cervello portando a gravi sintomi neurologici che possono portare alla morte oppure a postumi gravi come sordità, ritardo mentale, paralisi motorie, epilessia.
ALESSANDRA BEVILACQUA

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