Ven. Apr 26th, 2024

La Fials invia un esposto in merito all’avviso per la selezione del nuovo responsabile del settore Risorse economiche. Ferraro: «Delibera illegittima, intervenga anche Scura»

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Un bando sospetto dell’Asp di Reggio Calabria fa infuriare il sindacato. E la questione arriva dritta dritta alla Corte dei conti affinché valuti un possibile danno erariale. La Fials ha infatti inviato un esposto ai giudici contabili in cui vengono elencate diverse presunte irregolarità in merito all’avviso pubblico, firmato dal dg dell’Azienda provinciale, Giacomino Brancati, per il conferimento dell’incarico di direttore del settore Risorse economiche a un esperto in contabilità economico-patrimoniale. Il bando prevede un contratto triennale, rinnovabile.
Ma, a parere della Fials e del suo segretario provinciale, Bruno Ferraro, quell’avviso – e la contestuale delibera, firmata lo scorso 5 ottobre – è illegittimo. Per più motivi. Il primo: l’Asp non potrebbe “assumere” un nuovo dirigente perché «non ha la dotazione organica né il piano triennale dei fabbisogni», entrambi previsti dal decreto legislativo 75 del 2017. Il secondo: il cosiddetto “Decreto Balduzzi” (legge 189 del 2012) «vieta il conferimento di incarico di struttura complessa a contratti a tempo determinato di cui all’articolo 15 septies (uno strumento che ammette deroghe rispetto alle norme generali per le assunzioni a tempo determinato con rapporto di esclusività, ndr)». Il terzo: lo stesso decreto fissa al 5% della dotazione organica i limiti per il ricorso ai “15 septies”: «Atteso che nell’Asp di Reggio esistono già tre contratti dirigenziali amministrativi e professionali “15 septies”, nel corso del tempo prorogati, e non esistendo la dotazione organica», va da sé che «l’assunzione in oggetto non può essere effettuata» perché viola «in modo chiaro e inequivocabile le norme in materia».
Ferraro ricorda inoltre che il Piano nazionale anticorruzione 2016 «raccomanda in modo perentorio di non utilizzare contratti “15 septies” per le assunzioni di figure dirigenziali», che dovrebbero invece essere scelte in base a «selezioni pubbliche a tempo determinato».
La Fials, oltre all’annullamento della delibera di Brancati, chiede al commissario regionale alla Sanità, Massimo Scura, «il controllo degli atti, attese le gravi e reiterate violazioni di norme e contratti». E, sullo sfondo, resta l’esposto alla Corte dei conti, che avrà il compito di verificare se sussistano o meno le motivazioni per «attivare le procedure per danno erariale».

(fonte corriere della calabria)

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