Sab. Apr 27th, 2024

L’Inps dà il via libera alla firma della prima convenzione da parte della Regione. Per i lavoratori tre mensilità dopo il lungo tira e molla tra Roma e Catanzaro. L’impegno del dipartimento Lavoro e l’intervento del prefetto di Catanzaro

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Dopo mesi di tira e molla tra Inps e Regione, dopo la manifestazione dei tirocinanti, dopo la moral suasion del prefetto di Catanzaro, dopo tutto questo finalmente per gli ex percettori di mobilità in deroga si apre uno spiraglio. Cioè la possibilità di percepire tre mensilità. Questo perché l’Inps ha finalmente riconosciuto la bontà del lavoro svolto negli ultimi mesi dal dipartimento Lavoro e ha aperto una linea di credito nei confronti della Cittadella. La svolta, contenuta in una comunicazione arrivata a Germaneto nella giornata di lunedì, si traduce nel via libera al trasferimento di 15 milioni di euro. Via libera alla sottoscrizione della convenzione e, insieme con l’atto, all’utilizzo delle risorse per pagare le politiche attive presso gli enti pubblici e privati.
È un primo, ma fondamentale, passo in avanti in una trattativa che sembrava destinata all’impasse. Ed era iniziata nel mese di luglio, quando l’Inps aveva chiesto alla Regione di allineare i dati dei percettori di ammortizzatori sociali come pre-condizione necessaria al pagamento degli stipendi. La richiesta si è tradotta in un lavoro enorme sui dati, visto che la burocrazia era indietro di otto anni. In tre mesi di “riallineamento”, gli uffici del dipartimento sono riusciti a colmare quasi tutto il gap. Resta da fare soltanto un lavoro di rifinitura davanti al quale, però, ministero e Istituto nazionale della previdenza sociale si erano irrigiditi. La situazione si è sbloccata dopo l’ultima comunicazione inviata a Roma dalla Regione. Che ha rifatto i conti sulle convenzioni ritenendo possibile lo sblocco di 29 milioni e poi cercando di “rinegoziare” politicamente a quota 15. Tentativo diventato più concreto dopo che il prefetto Luisa Latella ha sposato la linea della burocrazia regionale, chiedendo al ministero del Lavoro che la cifra fosse messa a disposizione della Regione. E, soprattutto, dei tirocinanti. Che potrebbero passare una fine d’anno più serena.

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