Lun. Apr 29th, 2024

Impianto sorge in zona interessata da vincoli archeologici

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La soprintendenza archeologica della Calabria ha detto no a una proroga per l’utilizzo delle strutture amovibili dello stadio Ezio Scida di Crotone per la prossima stagione calcistica. Il diniego conferma il provvedimento con cui due anni fa la stessa soprintendenza aveva imposto lo smontaggio di tribuna coperta e curva sud dello stadio in vista della scadenza dell’autorizzazione provvisoria. L’autorizzazione si era resa necessaria in quanto la zona in cui sorge lo stadio è interessata da una serie di vincoli archeologici per la presenza nel sottosuolo di reperti dell’Antica Magna Grecia. Reperti mai riportati alla luce, ma che per la soprintendenza potrebbero essere rovinati dalla presenza delle strutture amovibili che sono serviti per ampliare lo stadio. In una lettera indirizzata a sindaco, procuratore della Repubblica, dg archeologia del ministero e al Prefetto, il soprintendente Mario Pagano afferma che “si è purtroppo constatato come non sia ancora iniziato lo smontaggio delle strutture provvisorie previste dall’autorizzazione, che è scaduta improrogabilmente oggi. Pertanto si diffida formalmente il sindaco di Crotone a ottemperare entro e non oltre la data prevista allo smontaggio delle stesse, e di fornire allo scrivente e agli organi in indirizzo formali assicurazioni in merito”.

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