Ven. Apr 26th, 2024

È il saldo peggiore d’Italia, mentre continua l’emorragia da Sud a Nord. Il quadro della situazione su Skuola.net

Continua dopo la pubblicità...


IonicaClima
amaCalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Nell’anno accademico 2017/2018, su 1 milione e 600mila ragazzi iscritti negli atenei d’Italia, oltre 1 su 4 (circa 400mila) era fuori sede. Questa media, però, nasconde una realtà ben più varia. Perché ci sono regioni che riescono a trattenere i propri giovani, mentre altre se li vedono scappare con estrema facilità. Inoltre, in alcune zone del Paese, gli spostamenti sono minimi; in altre, al contrario, ore e ore di tragitto separano gli universitari dalla città di residenza. Skuola.net ha fatto il quadro della situazione.

 

L’ESODO Le dinamiche sembrano essere quelle di sempre: al Nord si rimane, dal Sud ci si allontana. Le regioni che cedono più studenti non cambia di una virgola. Puglia e Sicilia sono le regioni da cui sono partiti più studenti nel 2017/2018. Sono infatti stati oltre 52mila i pugliesi (su una popolazione studentesca di poco inferiore alle 130mila unità) che sono andati a studiare altrove; più di 4 su 10. Numeri simili per i siciliani: anche qui i fuori sede hanno superato quota 52mila; ma la proporzione è leggermente inferiore (il 33% dei circa 130mila studenti, 1 su 3). Anche se, unendo il dato assoluto con quello percentuale, la regione dal saldo peggiore è forse la Calabria: 31mila studenti iscritti altrove, che però rappresentano quasi la metà di tutti gli studenti universitari residenti qui (il 44%).

VERSO NORD I giovani fanno una lunga strada per coltivare i propri sogni: per chi parte dalla Puglia, dalla Calabria, dalla Sicilia si tratta di una vera e propria “diaspora”. Gli studenti si sparpagliano in pratica tra tutte le regioni d’Italia: il Lazio, probabilmente per una questione di distanze, è la prima scelta (in media 2 su 5 si fermano qui). Ma anche Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte registrano numeri elevati. Discorso differente per la Campania: con 35mila universitari fuori sede dovrebbe essere tra le “maglie nere”, ma calcolando che i campani iscritti all’università sono quasi 210mila ci si ferma al 17% del totale. Inoltre, il 43% di quelli che partono, si accontenta di varcare il confine settentrionale e iscriversi in un’università del Lazio.


Print Friendly, PDF & Email