Ven. Apr 26th, 2024

A Francesco Anoldo e Klaus Davi riusciranno a completare le liste e a candidarsi alla carica di sindaco di San Luca, come hanno annunciato più volte? Alla scadenza della presentazione delle liste non manca molto, visto che si voterà il 26 maggio, ma i due candidati, che in questi ultimi giorni hanno pensato più a bisticciare tra loro anche a colpi di carta bollata e denunce, non sono ancora riusciti a completare le liste, che, come abbiamo ripetuto più volte, nei paesi come San Luca, al di sotto dei 4.000 abitanti, devono essere composte da un minimo di 9 candidati a consiglieri a un massimo di 12.

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Allo stato attuale, i due aspiranti sindaco lamentano di non essere riusciti a coinvolgere consiglieri nati e cresciuti a San Luca, perché nessuno ha ancora accettato di sposare e sostenere il progetto politico dei due “forestieri” come vengono chiamati in paese, i quali secondo una teoria ancora piuttosto radicata tra i residenti avrebbero deciso di candidarsi più per una questione di visibilità mediatica che altro.

Sicuramente non sarà così, ed entrambi è più che probabile abbiano nel cassetto idee e programmi validi da spendere a beneficio del paese; tuttavia certe “uscite” sembrano proprio fare di tutto per accreditare questa tesi. Almeno agli occhi di una comunità che ha ribadito in tutti i modi l’intenzione di non recarsi più alle urne e non presentare liste fino a quando non sarà rivista e modificata la legge sullo scioglimento dei piccoli comuni.

Klaus Davi, ad esempio, prima ha imputato ad alcuni boss che si trovano ristretti in carcere la scelta dei sanluchesi di non votare più e non presentare liste, e successivamente, secondo alcune fonti, sembra abbia anche dichiarato che anche se riuscirà a completare l’elenco dei candidati a consigliere non potrà presentarlo perché a San Luca qualcuno «ha dato ordine» di non firmare un’eventuale lista del noto giornalista di origine svizzere.

Dal canto suo Anoldo – che non riesce ad incontrare i cittadini di San Luca prima per colpa delle condizioni meteorologiche, e poi perché il commissario prefettizio gli ha negato l’utilizzo dell’aula consiliare – nel giorno in cui è costretto ad ammettere che anche lui ha difficoltà a reperire candidati nati e cresciuti a San Luca, tira fuori un sondaggio che dovrebbe stabilire se la sua candidatura deve andare avanti o fermarsi, e di pari passo aggiunge che nel caso salti fuori una lista di soli cittadini di San Luca, cosa non improbabile a questo punto, se diamo ascolto ad alcune voci di piazza, è disposto a farsi da parte continuando a sostenere dall’esterno la causa e il futuro politico della gente di San Luca.

E tutto questo mentre Vittorio Sgarbi, che più volte ha polemizzato con Klaus Davi, ha dichiarato che nel caso fosse chiamato, come Davi ha più volte annunciato di vole fare, accetterà di fare l’assessore di San Luca.

Come dire, chi vivrà vedrà.

Antonio Stragio – Gazzetta del Sud

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