Mar. Apr 30th, 2024

Giuseppe Cicciù è una delle due vittime del gravissimo incidente nella linea ad alta velocità in Lombardia. Quasi premonitore un suo post su facebook di qualche mese fa: «La prevenzione è l’arma migliore»

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Tragedia sulla linea ad alta velocità in provincia di Lodi, con un gravissimo incidente che ha provocato la morte di due macchinisti, uno dei quali, Giuseppe Cicciù, 52 anni, è originario di Reggio Calabria, e il ferimento di una trentina di persone. Il deragliamento del treno ad alta velocità, un Frecciarossa partito da Milano e diretto a Salerno è avvenuto nel comune di Ospedaletto Lodigiano, nei pressi del casello A1, in zona cascina Griona. A quanto risulta dai primi accertamenti, la motrice del Frecciarossa, in corrispondenza di uno scambio elettronico, si sarebbe staccata dal resto del treno, andando verso la zona dei depositi e, dopo aver urtato un carrello merci sui binari e aver percorso trecento o quattrocento metri fuori dalle rotaie, si sarebbe schiantata su un casotto delle Ferrovie dello Stato. Il resto del treno ha invece continuato la sua corsa sull’altro binario, la prima carrozza si è ribaltata e le altre carrozze sono più più o meno intatte. L’intera area viene sottoposta a sequestro dalla Polfer al termine delle operazioni di soccorso, la procura di Lodi ha aperto un’inchiesta: le indagini si starebbero indirizzando verso uno scambio a “morsetto”. Il prefetto di Lodi, Cardona, ha detto che «poteva essere una carneficina». Intanto, la Calabria piange un altro suo figlio. «La prevenzione è da sempre l’arma migliore!», aveva postato qualche tempo fa sulla sua pagina facebook il macchinista reggino, quasi come se fosse una premonizione: sui social Cicciù era molto presente, dimostrando di di amare il suo lavoro da macchinista e pubblicando diversi video di Trenitalia , tra cui quello dell’Alta Velocità con il commento riferito alla prevenzione sulla rete ferroviaria.

SERVIZIO DI GIUSEPPE MAZZAFERRO
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