Lun. Apr 29th, 2024

Telelavoro, mascherine per il front office, accessi limitati e riorganizzazione di uffici e mensa. Le misure contenute nella circolare pensata per rendere più sicura la Cittadella

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Via al telelavoro, mascherine per i dipendenti a contatto con il pubblico, accesso limitato per consulenti e personale esterno, riorganizzazione della mensa. Anche la Cittadella regionale si attrezza per l’emergenza Coronavirus e rende più stringenti le norme decise appena qualche giorno fa (in realtà era stata disposta una sanificazione con chiusura a rotazione delle diverse aree dell’edificio). Tutte le misure si applicano dal 10 marzo al 3 aprile 2020, “salva la necessità di proroga a seguito di ulteriori disposizioni”.
Negli uffici saranno posizionati dispenser di liquido igienizzante, “del quale – si legge nelle disposizioni – si raccomanda un uso razionale stante le difficoltà di approvvigionamento”. Tutti i convegni, seminari, riunioni e corsi di formazione saranno sospesi, sia quelli previsti al piano terra della Cittadella che nelle sedi periferiche; toccherà, invece, al personale di vigilanza “evitare eventuali assembramenti all’ingresso dell’edificio nei giorni di apertura al pubblico”.
Ai dipendenti sarà consentita, sempre nel rispetto dell’orario settimanale di 36 ore, “la più ampia flessibilità”, visto che saranno temporaneamente eliminate le fasce orarie di presenza obbligatoria. La nota principale, però, è l’apertura alle modalità di lavoro straordinarie in smart working. L’organizzazione è affidata ai dirigenti generali e di settore e ne sono esclusi “coloro il cui ruolo e le relative mansioni risultino incompatibili con lo svolgimento della prestazione lavorativa da una sede diversa da quella di ufficio. “lo smart working – si legge ancora nella circolare – potrà essere svolto per l’intera settimana su 5 giorni lavoratori, facendo obbligo al dipendente di garantire la fascia di reperibilità dalle 8 alle 18,30”.
Saranno redistribuiti anche gli spazi all’interno degli uffici per aumentare la distanza tra le postazioni di lavoro e “garantendo sempre un adeguato ricambio d’aria nei locali condivisi”. Negli ascensori grandi potranno entrare al massimo 4 persone, “da disporsi in ciascun angolo”.

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