Sab. Apr 27th, 2024

Ricevo quotidianamente da rappresentanti delle amministrazioni comunali, dal  mondo dell’associazionismo e volontariato e  da singoli cittadini continue e legittime richieste di informazioni, segnalazioni di criticità ed anche proposte che vanno, certamente, valutate ed approfondite con lucidità e senza lasciarsi prendere dall’emotività, sentimento che, mai come in questa circostanza, può pervadere tutti noi.

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Andiamo, però, con ordine.

L’ospedale di Locri è nella testa e nel cuore di tutti. E’ di ogni evidenza, infatti, come tutti gli sforzi vadano compiuti per rendere quella struttura sempre più efficiente, sia in termine di capitale umano che strumentale, posta la gravità dell’emergenza coronavirus che, a detta di che ne sa di più, è ancora nelle fasi iniziali sul nostro territorio. Da tenere, però, nella dovuta considerazione anche tutte le altre strutture sanitarie pubbliche del territorio che, ad oggi, non sono state sanificate ed i cui operatori sanitari rimangono in attesa di ricevere dall’Azienda i dispositivi di protezione individuale.

Voglio, però, rilanciare con forza l’idea ( proposta per primi, già da diversi giorni, da alcuni settori della società e da forze politiche sidernesi )  della individuazione nella struttura ex ospedale di Siderno di un vero e proprio centro Covid- 19.

Sembra di assoluto buon senso, infatti, allestire di tutto ciò che necessita detta struttura ( rimasta sempre nel cuore dei cittadini della locride e caduta nella scure dei tagli alla sanità che la Calabria e la Locride hanno dovuto tollerare negli anni scorsi ), rendendola pronta quanto prima ed idonea ad accogliere chi ne avrà, malauguratamente, bisogno.

Non posso e non voglio ragionare “al minimo sindacale”, non mi possono bastare le rassicurazioni, anche recenti, che provengono dai vertici Asp su una, ancora da verificare, ottimale organizzazione dell’Ospedale di Locri in tal senso. Qualche dubbio rimane e non certo è da addebitare al personale sanitario che ogni giorno offre tutto se stesso in condizioni proibitive.

Qualora i casi di contagio dovessero moltiplicarsi, infatti, l’Ospedale di Locri non potrebbe, a mio avviso e ad avviso di molti tecnici, gestire l’intera emergenza della Locride come unica e sola struttura.

Si prospetta una emergenza lunga e dobbiamo essere pronti a froneteggiarla con più “frecce”.

Ricordo a me stesso, infatti, quello che in queste ore sta accadendo all’Ospedale Pugliese di Catanzaro, pertanto, ritengo indispensabile avere una struttura suppletiva ed alleggerire, per altro verso, il peso dell’Ospedale di Locri consentendogli di gestire con più serenità l’ordinaria amministrazione sanitaria che, certamente, non va dimenticata.

Rivolgo, quindi, con tutta la forza che i cittadini della locride continuamente mi danno ( quale unico eletto di questa area al Consiglio Regionale ) un invito alla task force appena insediata presso la Cittadella, proponendo un sopralluogo, alla presenza dei tecnici Regionali e dei vertici dei Dipartimenti interessati, da effettuarsi sulla struttura sidernese utile al fine di meglio valutare le azioni da intraprendere.

On. Giacomo Crinò

Consigliere Regionale

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