Ven. Apr 26th, 2024
La seconda udienza del processo Mafia capitale all'interno dell'Aula Bunker di Rebibbia, Roma, 17 novembre 2015. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Alcuni legali lamentano assenza distanziamento e se ne vanno

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La Regione Calabria, i Comuni di Vibo Valentia, Tropea, Ricadi, Zungri, Mileto, Filogaso, Filandari, Stefanaconi, Zungri, Pizzo, Limbadi, San Gregorio, Sant’Onofrio, la Provincia di Vibo Valentia, l’associazione antiracket di Vibo, la Banca di credito cooperativo, la Fondazione nazionale antiusura, l’assicurazione Allianz, Naon Insurance. E poi privati come Giuseppe Sergio Baroni, vittima di usura, e Vanya Danova Lekova, titolare di una sartoria e vittima di estorsione che dopo la denuncia vive in una località protetta con i figli. Sono, queste, alcune delle parti che hanno depositato la richiesta di costituzione di parte civile nel processo “Rinascita-Scott”, la cui fase preliminare si sta svolgendo nell’aula bunker di Rebibbia. Un’udienza che si sta dimostrando lunga e faticosa. Gli avvocati hanno sollevato eccezioni riguardo al presunto mancato rispetto delle norme sul distanziamento sociale dettate dalla pandemia da Covid-19. Alcuni legali sono andati via lamentando questioni di incolumità in quanto affetti da problematiche sanitarie personali. Altri hanno chiesto la nullità del decreto di fissazione dell’udienza preliminare. Il gip Claudio Paris ha sospeso l’udienza per decidere riguardo a tali eccezioni.

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