Ven. Mag 3rd, 2024

La Trama di Omicidi e Intrighi che Ha Sconvolto Catanzaro: L’Accusa dei Pm e le Richieste di Condanna per Decine di Imputati

Continua dopo la pubblicità...


JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow


Nel processo contro il cosiddetto “Clan degli Zingari”, i pubblici ministeri Paolo Sirleo e Debora Rizza hanno delineato un quadro inquietante della criminalità rom a Catanzaro. Gli omicidi di Toro Seduto e Mico Rota Liscia sono stati presentati come segnali intimidatori alla comunità criminale rom, sottolineando l’autorità di Isola Capo Rizzuto. Sirleo ha evidenziato il tentativo della criminalità rom di emanciparsi dalla cosca Arena, individuando due momenti critici culminati con quegli omicidi. L’analisi del procuratore ha indicato la cosca Passalacqua-Bevilacqua come parte della consorteria di Isola Capo Rizzuto, acquisendo gradualmente autonomia nel tempo. Mario Gigliotti e Santo Mirarchi, secondo l’accusa, avrebbero facilitato il legame tra i rom e le cosche isolitane. Mirarchi, ora collaboratore di giustizia, è stato citato come fonte affidabile. Sirleo ha sottolineato la spietatezza di questa criminalità, in grado di infiltrarsi profondamente nell’economia cittadina e di imporre il proprio controllo attraverso intimidazioni armate.

Le richieste di condanna della Dda per i 45 imputati nel processo riflettono la gravità delle accuse. Le pene richieste vanno da anni di reclusione a multe salate, evidenziando la vastità e la serietà delle implicazioni legali per i coinvolti. Al contempo, alcune richieste di assoluzione, come quelle per Francesco Bevilacqua e Dante Mannolo, pongono l’accento sulla complessità del caso e sulla necessità di una valutazione accurata delle prove presentate in tribunale.

Print Friendly, PDF & Email