Mar. Mar 19th, 2024

“Ritardi, ritardi ed ancora ritardi, sul fronte delle vaccinazioni antiCoronavirus in Calabria e, per gli abitanti di una regione che accusa già tante altre lacune ad esempio in termini di posti nelle strutture per la cura degli affetti dal Covid con gravi effetti respiratori, non c’è certo da stare allegri”. Lo afferma in una nota Carlo Tansi. “Intanto – prosegue – perché continuano a essere notevoli i rischi sotto il profilo della salute pubblica, ma anche in ragione del fatto che la bassa percentuale di persone vaccinate potrebbe contribuire a un nuovo passaggio nel livello di restrizioni, imposte alla nostra zona obbligatorie sul versante del contenimento dei contagi da Sars-Cov-2, da arancione a rosso. Un colore, quest’ultimo, che sappiamo ormai tutti in cosa si traduca per le popolazioni delle aree a cui viene applicato. Costituisce infatti una sorta di blocco, pur necessario in presenza di un alto coefficiente di pericolo, di quasi tutte le attività produttive con tutto ciò che ne consegue per il tessuto socio-economico locale. Un contesto molto provato da quanto ha determinato il dilagare della pandemia. Ecco perché batto sempre sul solito tasto: l’inadeguatezza ogni giorno più evidente di Nino Spirlì. Un presidente della Regione facente funzioni che non soltanto non sta mettendo in campo misure straordinarie per fronteggiare nei limiti del possibile la diffusione della piaga Covid, ma in grande difficoltà pure di fronte alle ordinarie misure da predisporre”. “Un disastro – conclude Tansi – per una realtà in cui ci sarebbe invece bisogno di invertire la rotta, anche e soprattutto in Sanità. Settore chiave letteralmente da rivoltare come un calzino qui da noi, tanto nel pubblico quanto nel privato”.

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