Sab. Apr 27th, 2024

L’ultima trovata dell’ormai “ex sindaco” di Napoli – ha dichiarato Carlo Tansi – è quello di denigrare, con insinuazioni del tutto infondate, il Centro di Neurogenetica di Lametia Terme, un Istituto di Ricerca riconosciuto da tutto il mondo scientifico internazionale come presidio d’eccellenza per lo studio delle demenze degenerative e delle forme ereditarie di Alzaheimer, fondato nel 1996 e diretto, tra mille difficoltà economiche e strutturali, da Amalia Bruni.

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Quando ho letto le dichiarazioni dell’ex sindaco sull’attività di Amalia Bruni e del suo Centro, non volevo credere che si potesse, anche nella polemica elettoralistica, scendere così in basso. Ho già più volte dovuto confutare le incredibili affermazioni di un “personaggio” capace di mistificare la realtà e di rappresentarla a suo uso e consumo, nella migliore tradizione della sceneggiata napoletana di cui dimostra di essere degno interprete.

Le sue affermazioni si commentano da sole e non voglio aggiungere altro – conclude Carlo Tansi – ma invito i Calabresi perbene a valutare quale titolo e credibilità possa avere colui che è stato capace di portare il debito della città di Napoli da trecento milioni a tre miliardi, per parlare dei finanziamenti con cui Amalia Bruni ha diretto il Centro di Lamezia che tutti sanno essere somme molto limitate a confronto degli inconfutabili risultati scientifici ottenuti, che sono tutt’altro che oggettivi in quanto si misurano con rigidi parametri di valutazione internazionali (“impact factor”).

Il tempo è gentiluomo – conclude Tansi – e i fatti dimostrano che ho fatto molto bene a prendere le distanze da questo strano personaggio, che incarna la peggiore tradizione del gattopardismo meridionale. Distanze prese per fortuna anche dall’autorevole movimento civico Equità Territoriale presieduto dal noto scrittore Pino Aprile.

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