Lun. Apr 29th, 2024

A seguito di segnalazione a firma del Referente Unico dell’ANCADIC Vincenzo Crea dello scorso 17 marzo riguardante un inconveniente igienico-sanitario per scarico fognario sul lungomare Paolo Latella località Pellaro, è intervenuto prontamente personale tecnico della Prevenzione dell’ASP di Reggio Calabria effettuando ripetuti sopralluoghi anche congiuntamente con il Direttore del Servizio della Società Idrorhegion S.r.l che gestisce gli impianti di depurazione.
Ne dà notizia la stessa associazione in una nota: “Nella spiaggia di fronte allo stadio Comunale di Pellaro sito nel lungomare Paolo Latella è presente un canale di cemento armato con copertura in parte divelta che scarica direttamente a mare liquido di cui non si conosce l’origine. Da tale canalone provengono odori molesti anche a causa del ristagno dell’acqua poiché il suo passaggio è parzialmente ostruito.
Dalla copertura in cemento che nel tempo ha ceduto, si nota altresì presenza di carta e fibre di tessuti. Da accertamenti presso la sede della Società Idrorhegion contattato il Direttore del Servizio ha assicurato che avrebbe provveduto da subito a verificare eventuali malfunzionamenti dei due impianti di sollevamento della zona, oltre a effettuare campionamento delle acque che scorrono nel canalone. In data 1° aprile è stato effettuato ulteriore sopralluogo nel sito in oggetto accertando che la situazione è sovrapponibile a quanto accertato in data 23/3/2022 pertanto si è proceduto ad avere unulteriore colloquio con Direttore della Idrorhegion il quale ha riferito che le pompe di sollevamento funzionavano correttamente e non si riscontrava perdite fognari, così come risultava nel registro degli interventi che la Società effettua periodicamente. Ha riferito che lo scarico a mare non è liquido fognario poiché il campionamento ha dato esito negativo.
Conclusioni: si rende necessario stabilire le cause ed eliminare gli effetti che causano l’inconveniente igienico sanitario e mettere in sicurezza il canalone e quant’altro si renda necessario a tutela della salute e incolumità pubblica.
La suddetta nota è stata inviata dal Dirigente Medico della ASP Dipartimento di Prevenzione U.O.C. Igiene e Sanità pubblica -U.O. Igiene e Sanità Pubblica di Reggio Calabria al Sindaco F.F. del Comune di Reggio Calabria,alla Città Metropolitana di Reggio Calabria Settore 13 Difesa del Suolo e Demanio idrico Fluviale,all’assessore all’Ambiente della Regione Calabria,alla Regione Calabria Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici, Mobilità, alla Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, alla Idrorhegion s.c.a.r.l e per conoscenza all’ARPACAL di Reggio Calabria, alla Prefettura di Reggio Calabria, al Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Reggio Calabria e al referente Unico dell’ANCADIC.
È stato specificato quanto è necessario intraprendere al fine di una bonifica attuale dello stato dei luoghi, sottolineando che è doveroso che gli Enti in indirizzo cui compete verifichino quale sia la liceità costruttiva del canale, il suo effettivo utilizzo e provvedano, con l’ineludibilità che il caso impone, a mettere a norma l’esistente secondo i dettami dell’art. 23 della legge regionale n.10 del 1997. Null’altro può essere aggiunto dal punto di vista strettamente igienico sanitario se non ribadire con forza la dovuta risoluzione della problematica in narrazione, a tutela della salute e a protezione dell’ambiente.
Il Referente dell’ANCADIC più volte in data e orari diversi soprattutto la mattina presto si è recato sul posto e ha potuto constatare “ictu oculi” che le acque scaricate dalla suddetta struttura sono liquami fognari. Attendiamo l’esito degli accertamenti dell’ARPACAL”, conclude la nota dell’ANCADIC.

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