Ven. Apr 26th, 2024

Ho seguito con molto disappunto le critiche da parte di alcuni ricercatori ambientali riportate in diverse Tv a risonanza nazionale sull’ubicazione del Jova Beach Tour nell’area “Village natura” nella nostra cittadina.
Sono d’accordo che le spiagge ed i litorali rappresentano dei geositi ambientali particolarmente delicati e sensibili in un’ottica sulla evoluzione dinamica ambientale e biologica, ma da qui ad individuare anche delle corresponsabilità del continuo ed incessante processo erosivo delle coste alla messa in opera del palco del Tor del Jova beach presso l’area “Natura village” lo trovo totalmente eccessivo.
Posso testimoniare, nella qualità di redattore dello studio geologico ambientale, della rigorosità e miticolosità con cui lo staff di Jovanotti ed in particolare nella persona dell’Arch. Francesca Cuzzocrea unitamente al sottoscritto con la quale si è inteso impostare il lavoro nell’osservare tutte le direttive ambientali in particolare quelle dettate dal “Piano per l’assetto idrogeologico” che regolano l’utilizzo dell’area sulla quale è stato ubicato il palco per l’esibizione canora del Jova beach.
Ci si è confrontati principalmente con l’ufficio tecnico comunale e successivamente con le associazioni di categoria e i movimenti ambientalisti del luogo al fine di ascoltare ed applicare le loro esigenze ; su queste premesse e su queste basi è stato successivamente redatto lo studio geologico ambientale che ha tenuto conto di tutte le variabili ambientali che il sito ha richiesto.
Le interviste rilasciate da alcuni ricercatori ambientali in merito hanno lasciato presagire all’ascoltatore ignaro e non addetto ai lavori che si sia agito con leggerezza e superficialità direi quasi con abusivismo ; non è assolutamente cosi’, dietro la messa in opera del palco del Jova Beach c’è l’incessante lavoro di tutto uno staff tecnico iniziato con un primo sopralluogo nel Febbraio 2022 al quale ne sono susseguiti numerosi altri fino all’organizzazione del cantiere a fine Luglio, nulla è stato lasciato al caso e alla superficialità, e tutto è stato realizzato con regolari permessi degli Uffici preposti.
Si precisa inoltre che l’area è monitorata ed è fornita di tutti i sistemi di smaltimento momentaneo dei rifiuti (bottigliette di plastica, panini, ecc.) un team di operatori ecologici a fine spettacolo si adopererà a ripulire minuziosamente tutta l’area da qualsiasi oggetto di risulta.
In un’Italia con seri problemi d’instabilità dei suoi versanti e dei suoi centri storici ai quali si sono aggiunti ultimamente i problemi della siccità, ritengo sia piu’ opportuno per i nostri illustri ricercatori focalizzare l’attenzione su queste tematiche sicuramente piu’ incisive a larga scala e non il palco di Jovanotti autorizzato provvisoriamente per la durata del concerto per soli 2 giorni.
Se i litorali Calabresi sono in forte erosione e regressione non è certo colpa del palco di Jovanotti o delle naturali mareggiate che si susseguono durante la stagione invernale e forse anche utili in alcuni casi per il rimodellamento morfologico della battigia.
Gli anni 70/80 hanno rappresentato il picco dell’abusivismo edilizio lungo le coste Calabresi in particolare nel Tirreno Cosentino, la sommatoria dell’abusivismo dilagante e del mancato ripascimento da parte delle nostre fiumare che non drenano e non alimentano piu’ come una volta i nostri litorali della sabbia e della ghiaia necessaria per il giusto equilibrio naturale; sono questi i fattori principali della devastante erosione costiera in Calabria.
Con questa nota ho inteso soltanto precisare e specificare alcuni aspetti ambientali e non intendo assolutamente polemizzare con le dichiarazioni rilasciate in merito da alcuni ricercatori ambientali, ribadisco che mi è sembrata eccessiva la posizione e la polemica che si è consumata nelle ultime ore.
Consentitemi infine di ringraziare Lorenzo Jovanotti a nome mio e sicuramente da parte di tutti i miei concittadini per aver dato lustro e un forte impulso economico e turistico non solo alla città di Roccella Jonica, ma direi ad un’intero territorio Locrideo; sarebbe il caso di pensare che l’evento abbia una cadenza annuale come il festival Jazz.
Se solo per un po’ ci si sofferma sul ritorno economico e di immagine di un territorio spesso massacrato dalle cronache nazionali penso proprio che ne è valsa la pena spaventare qualche inesistente tartaruga o estirpare qualche cespuglio.
Ti ringraziamo Lorenzo, per aver fatto conoscere questa cittadina e questo territorio alle cronache positive del turismo nazionale, sarebbe il caso di proporti la cittadinanza onoraria.
Agli ambientalisti polemici e un po’ talebani dico
ALLA SALUTE !!

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Cordialmente CLAUDIO BRUNO GEOLOGO REDATTORE DELLO STUDIO GEOLOGICO AMBIENTALE
PER LA MESSA IN OPERA DEL PALCO DEL JOVA BEACH 2022

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