Sono 30. 590 i reati ambientali commessi nel 2021, con una media di quasi 84 reati al giorno, circa 3,5 ogni ora
Continua dopo la pubblicità...
Il 44% dei reati contro l’ambiente vengono commessi in Calabria, Sicilia, Campania e Puglia. È ciò che emerge dal rapporto di Legambiente “Ecomafia 2022”, secondo il quale sono diminuiti i reati, ma sono aumentati gli arresti. Sono le quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa che subiscono il maggiore impatto di ecocriminalità e corruzione. Qui si concentra il 43,8% dei reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto, il 33,2% degli illeciti amministrativi e il 51,3% delle inchieste per corruzione ambientale sul totale nazionale. Tuttavia, rispetto al 2020, i reati contro l’ambiente nel 2021 sono diminuiti del 12,3%, ma non si è scesi sotto i 30mila illeciti. Sono esattamente 30. 590 quelli contati da Legambiente, con una media di quasi 84 reati al giorno, circa 3,5 ogni ora. In aumento, di contro, gli arresti, che, con un +11,9% dal 2020, sono 368. Dal rapporto emerge che sono state 115 le inchieste censite dal 16 settembre 2021 al 31 luglio 2022, con 664 persone arrestate, 709 persone denunciate e 199 sequestri. Sono stati 14 i comuni sciolti per mafia nel 2021 e sette nel 2022. In totale gli ecomafiosi hanno fatturato nel 2021 8,8 miliardi di euro.