Dom. Mag 5th, 2024

Supera i confini regionali e raggiunge gli studi RAI di via Teulada 66 a Roma, la storia di innovazione che parte dalla Calabria e dall’utilizzo di una materia presente da secoli attorno a noi ma che fino ad oggi vedeva come destinazione più comune quella di legna da ardere, un enorme spreco visti i 150 milioni di alberi di ulivo presenti in Italia.

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L’obbiettivo di Aliva è quello di promuovere l’utilizzo di un materiale nuovo, che infondo nuova non è, infatti, il legno proveniente dalla potatura degli ulivi si utilizza da secoli ma da secoli chiude il suo ciclo trasformandosi in cenere.

Oggi, Aliva crea complimenti d’arredo dedicandole a storie, personaggi o luoghi da dove proviene la legna utilizzata per creare i propri prodotti, cioè Calabria, Sicilia e Puglia, regioni legate fortemente a questi alberi diventati patrimonio identitario e storico, oltre che naturalistico, di queste terre.

Antonio Centorrino, Marco Macrì, Gabriel Gabriele e Vincenzo Fratea – questi i nomi dei co-fondatori del progetto – pensano si possa fare ancora di più, «il nostro obbiettivo è ancora più ambizioso, stiamo sperimentando la possibilità di creare dei pannelli proprio con questo stesso materiale, questo consentirebbe l’utilizzo di questi scarti in vari settori quali, ad esempio arredamento ed edilizia, questo consentirebbe di creare con il legno, senza abbattere alberi».

Una grandissima potenzialità che parte da una semplice intuizione che ha già riscosso interessi trasversali, dal cliente finale rappresento da chi è particolarmente sensibile alla sostenibilità dei prodotti che acquista, fino ad enti ed istituzioni che in questa iniziativa vedono un perfetto esempio di economia circolare da sostenere, su tutti il Politecnico di Torino che ha già catalogo questa “speciale” materia nel suo materificio “MATto”.

L’appuntamento per conoscere gli ultimi sviluppi del progetto Aliva è domani (Venerdi) , su Rai3 a GEO, all’interno della rubrica “Il futuro è qui”, dalle 17.00.

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