Lun. Apr 29th, 2024

Al termine del seminario, si è tenuta l’intitolazione della Segreteria provinciale di Catanzaro Fsp a Benito Scarfone

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Un confronto a più voci sulla riforma Cartabia è andato in scena questa mattina nella Sala conferenze polifunzionale della Polizia di Stato a Catanzaro. L’incontro, organizzato dalla Segreteria provinciale Fsp Polizia di Stato di Catanzaro, con la partecipazione di Unarma e Uspp, si è aperto con i saluti di Rocco Morelli, segretario provinciale Fsp Catanzaro e del Questore Maurizio Agricola. Ad introdurre i lavori, moderati dal vice presidente Fsp, Franco Maccari, è stato invece Valter Mazzetti, segretario generale Fsp. Il seminario si è avvalso del contributo del Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio; del sostituto Procuratore generale di Catanzaro, Marisa Manzini; Felice Fioresta, Consigliere dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro; e del Sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro. Le conclusioni sono state affidate Giuseppe Brugnano, segretario nazionale Fsp Polizia. Al termine del seminario, si è tenuta l’intitolazione della Segreteria provinciale di Catanzaro Fsp a Benito Scarfone, poliziotto e storico sindacalista drammaticamente venuto a mancare a gennaio.

I risvolti sulla sicurezza

“Un tema estremamente caldo che riguarda la riforma della giustizia, ma in realtà ha dei risvolti fondamentali anche sulla sicurezza – afferma Mazzetti -.Noi che siamo a contatto col disagio quotidiano non possiamo che richiamare l’attenzione su questi aspetti. Già dalla visione dei lavori parlamentari ci siamo resi conto di come la sicurezza non sia stata minimamente tenuta in considerazione. Questa riforma risponde a una logica per noi meramente ragionieristica, assolve uno scopo che era quello di deflazionare i procedimenti penali e civili in cambio di questi fondi”.

Come sottolinea Curcio, la riforma Cartabia ha inciso anche “sull’attività di polizia giudiziaria. Basta semplicemente ricordare le discussioni e le polemiche che sono seguite alla modifica del regime di procedibilità di alcuni reati un tempo perseguibili d’ufficio e ora procedibile a querela di parte. Su questo specifico punto il governo è intervenuto con la legge 24 maggio pubblicata in Gazzetta Ufficiale, che entrerà in vigore il 16 giugno prossimo,  per la quale si stabilisce la possibilità per la polizia giudiziaria di poter procedere all’arresto anche in mancanza della querela della persona offesa, purché la stessa intervenga nelle successive 48 ore”. Secondo Wanda Ferro, “questa iniziativa mette in rilievo le storture che avevamo annunciato nel precedente mandato votando contro la riforma Cartabia e che sono state in parte corrette. Credo che ci sia la volontà da parte del governo Meloni di far sì che ci sia una giustizia autorevole”.

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