Ven. Mag 3rd, 2024

Previsto l’adeguamento strutturale, tecnologico e funzionale del plesso ospedaliero denominato “Greca”. «È solo l’inizio di un lungo percorso»

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 Si è svolta questa mattina a Locri la cerimonia di consegna del servizio di progettazione dell’intervento di ristrutturazione e messa a norma del padiglione denominato “Greca” del presidio ospedaliero. L’intervento, di circa 14,5 milioni di euro, prevede l’adeguamento strutturale, tecnologico e funzionale del plesso ospedaliero, nonché l’acquisizione di un’adeguata dotazione tecnologica per il presidio. I dettagli sono stati illustrati dall’assessore regionale alle Politiche per il lavoro e la formazione professionale Giovanni Calabrese, dal direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria Lucia di Furia, e dal dirigente dell’Unità organizzativa autonoma “Investimenti Sanitari” Pasquale Gidaro. Presenti anche il direttore sanitario Giuseppe D’Ascoli e il vicesindaco di Locri Alfredo Cappuccio. «È un altro tassello – è stato sottolineato – per riuscire a restituire ai cittadini della Locride un presidio ospedaliero efficiente e funzionale dal punto di vista strutturale». I tempi della progettazione previsti è di 135 giorni «al netto delle conferenze di servizio sul progetto definitivo», ha spiegato Gidaro. «È un momento importante perché diamo il via ad un’attività progettuale che riguarda il plesso della Greca, che è da inquadrare nell’ottica molto ampia di intervento per il potenziamento dei servizi sanitari che la Regione Calabria sta ponendo in essere attraverso due Dca recentissimi del commissario ad Acta per il piano di rientro per quanto riguarda la riorganizzazione sia della rete territoriale che della rete ospedaliera. Il Covid ha reso ben evidente la necessità di integrare i servizi territoriali con quelli ospedalieri e a pieno titolo l’ospedale di Locri fa parte del progetto della rete ospedaliera regionale».

«Si è riattivato un percorso – ha spiegato Di Furia – che era ormai fermo da anni, l’azienda ha fatto la sua parte consegnando le richieste ai progettisti, la Regione ha fatto un grande lavoro per quello che riguarda tutto il percorso amministrativo a sostegno. Ci aspettiamo che finalmente queste risorse vengano utilizzate. Questa parte dell’azienda, l’ospedale di Locri, è veramente in una condizione di ritardo da un punto di vista infrastrutturale, quindi riorganizzarlo secondo i nuovi moderni criteri di accorpamento anche tra chirurgie, quindi riorganizzare anche i percorsi diventerà un modo importante di far lavorare meglio i professionisti, perché dietro la parte infrastrutturale c’è anche la qualifica e la qualificazione di un percorso assistenziale, ecco perché è particolarmente importante: non sono solo i muri nuovi, è proprio tutto il percorso assistenziale che diventa più coerente e si riduce il rischio anche per quello che riguarda l’attesa del paziente».

Calabrese: «È solo l’inizio di un lungo percorso»

«E’ un momento importante per questo ospedale che ha tanto sofferto, un segnale positivo da parte della politica. Il presidente Occhiuto – ha detto l’assessore regionale Calabrese – ha detto che avremmo appaltato la progettazione dell’ospedale di Locri, i famosi 15 milioni di euro che negli anni erano scomparsi, e la dimostrazione invece che davanti all’impegno, davanti alla serietà, le cose si possono fare. Siamo oggi qui, in questo momento importante, per la consegna della progettazione, auspichiamo che entro pochi mesi venga realizzata, come ci diranno anche i tecnici, la progettazione definitiva e poi quella esecutiva, in modo tale da poter iniziare finalmente i lavori della ristrutturazione di parte di questo importante ospedale per questo territorio, da qui a un anno». «Sicuramente – ha aggiunto Calabrese – è un ospedale che necessita di maggiori investimenti dal punto di vista strutturale, questo è solo l’inizio, ma investimenti anche nel personale e nelle attrezzature. Ritengo che rispetto a qualche anno fa oggi le cose siano in un modo completamente diverso. Il percorso è ancora lungo, però non dimentichiamoci di come era la situazione qualche anno fa, quando molti reparti importanti, tipo la radiologia e l’ortopedia, erano completamente chiusi».

«Sul servizio navetta stiamo studiando soluzioni»

E sulle polemiche che si stanno scatenando sulla sospensione del servizio navetta, offerto da un privato, per i pazienti dalla stazione all’ospedale di Locri e viceversa, Calabrese ha spiegato: «Come Regione Calabria stiamo studiando se c’è una soluzione, perché non rientra questa società nel sistema dei trasporti regionali e del traffico urbano. Stiamo studiando se c’è una soluzione per agevolare il percorso delle persone che arrivano alla stazione o che arrivano con gli altri pullman di linea presso la stazione verso l’ospedale, un servizio che è mancato da anni, so che volontariamente è stato fatto da questo cittadino che ha una società, ci saranno delle procedure di affidamento, dobbiamo però reperire le risorse. Le risorse si possono anche trovare attraverso i comuni, attraverso la regione, è una cosa che allo studio, che abbiamo sottoposto anche al presidente Occhiuto, stiamo valutando. Davanti a una sinergia tra le istituzioni le soluzioni si possono trovare e la dimostrazione è il funzionamento dell’elisoccorso nelle ore notturne».

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