Gio. Mag 2nd, 2024

La Corte d’appello ha ridotto la pena da 14 a 4 anni.

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La Corte d’Appello di Reggio Calabria (Tarzia, presidente, Lauro e consiglieri di Palermo) ha annullato la sentenza di condanna del Tribunale di Palmi nei confronti di Domenico Rettura. Il tribunale ha ritenuto che il suo comportamento rispondesse ai criteri del reato di dolosa inosservanza di una pena, piuttosto che al concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso. Di conseguenza, Rettura è stato condannato a quattro anni di carcere e ne è stata ordinata l’immediata liberazione. Queste informazioni sono state riportate dai rappresentanti legali. Nel processo Terramara Closed, Domenico Rettura era inizialmente accusato di aver partecipato a un’associazione a delinquere di stampo mafioso e di essere il “braccio destro” del capo indiscusso del clan Zagari-Fazzalari, Ernesto Fazzalari. Rettura sarebbe stato responsabile di aver assistito Fazzalari durante la sua latitanza e di aver eluso la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria nel processo Taurus. L’assistenza comprendeva la fornitura di supporto logistico e la facilitazione delle comunicazioni tra Fazzalari e altri associati. Il Tribunale di Palmi aveva inizialmente condannato Rettura a 14 anni di carcere, considerandolo un complice esterno del clan Zagari-Fazzalari. I difensori, gli avvocati Alessandro Gamberini e Antonino Napoli, hanno proposto appello, chiedendo l’assoluzione di Rettura o, in alternativa, la riduzione dell’accusa a concorso esterno nell’inosservanza della pena. Dopo la discussione del Procuratore Generale, che aveva chiesto la conferma della condanna, e dei difensori, la Corte d’Appello ha ritenuto Rettura responsabile solo del reato di inosservanza della pena, escludendo l’aggravante del favoreggiamento del clan, e ne ha disposto l’immediata scarcerazione.

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