Il nuovo inizio invocato da Giuseppe Falcomatà al suo ritorno a Palazzo San Giorgio, dopo una sospensione di 2 anni e mezzo, sembra finalmente decollare. Dopo un lungo periodo di trattative, a tratti grottesche, il sindaco e il Partito Democratico hanno raggiunto un accordo, chiudendo le divergenze e delineando una nuova governance. Mimmetto Battaglia è stato designato per l’assessorato alla “Città trasparente,” affrontando questioni di bilancio, tributi e partecipate.
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Il nuovo esecutivo vede due figure femminili di spicco: Lucia Nucera, confermata dall’istruzione, si occuperà ora delle Politiche sociali con la delega alla “Città inclusiva e solidale,” mentre Anna Briante, una giornalista impegnata da tempo in città, assumerà le deleghe all’Istruzione Università e Pari opportunità nell’ambito dell’assessorato alla “Città consapevole.”
Nonostante la tregua raggiunta, l’amministrazione è ora sotto osservazione da parte della città. Dopo tre mesi di negoziati altalenanti, ogni mossa sarà scrutinata attentamente. Il Partito Democratico ha formalizzato l’accordo con un documento ufficiale, sottolineando la necessità di “continuità” e chiedendo al sindaco di preservare il lavoro svolto dagli amministratori locali negli ultimi 9 anni.
La coalizione dovrà accontentarsi delle “briciole,” mentre il Partito Democratico ha stilato un decalogo per la fine della consiliatura, delineando obiettivi che spaziano dalle opere pubbliche al Piano di zona sociale, dalle attività culturali al decoro urbano. La ritrovata pace all’interno del centrosinistra ha dissipato le minacce del centrodestra, che aveva tentato una mozione di sfiducia.
Ora, l’opposizione, se vuole capitalizzare questa nuova unità, dovrà presentare un’alternativa concreta al governo di Falcomatà, che sta per concludere il suo mandato. La sfida sarà mantenere questa coesione e proporre soluzioni valide per la città.
