Gio. Mag 2nd, 2024

Proteste in Calabria contro tagli fondi disturbi alimentari; mobilitazioni nazionali, sit-in, e critiche al governo.

Continua dopo la pubblicità...


JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

La Calabria si mobilita contro i tagli ai fondi per contrastare i disturbi alimentari, emanati dal Governo Meloni con la nuova legge di bilancio. Dopo aver eliminato 25 milioni di euro, il governo ha “corretto il tiro” istituendo uno stanziamento straordinario da 10 milioni nell’emendamento al Milleproroghe. In tutta Italia, il 19 gennaio, si sono svolti sit-in e proteste promossi da diverse organizzazioni, tra cui Chiedimi Come Sto (Udu e Rete degli Studenti Medi), Fondazione Fiocchetto Lilla, Animenta Dca, Maruska Albertazzi e Silvia Persico, con eventi anche a Cosenza e Catanzaro.

A Cosenza, la Collettiva Medusa e Disturbatissim hanno scelto il rettorato dell’UniCal come luogo di protesta, dando voce a chi ha vissuto disturbi alimentari. Collettiva Medusa ha denunciato il taglio come parte di un più ampio piano di depotenziamento della sanità pubblica, evidenziando la minaccia per l’accesso alle cure specializzate. La protesta continuerà anche il 15 marzo, durante la giornata nazionale contro i disturbi dell’alimentazione.

Il sit-in si è concluso con l’intervento di Lunastorta, autrice cosentina, che ha eseguito “Briciola”, brano autobiografico sui disturbi alimentari. Lunastorta, ideatrice di Disturbatissim, ha sottolineato la necessità di un’empatica mobilitazione per aiutare coloro che affrontano questi problemi, criticando il governo come complice dell’epidemia.

A Catanzaro, in piazza Matteotti, il Collettivo Saggitta, Riprendiamoci i Consultori, Associazione G.r.e.c.a., C.a.s.m., Purple Square e Chiedimi come sto hanno risposto alla protesta. Al megafono, attivisti e attiviste hanno evidenziato non solo la protesta contro i tagli, ma anche l’insufficienza dei finanziamenti attuali per affrontare i disturbi alimentari, sottolineando la necessità di interventi multidisciplinari. Le istituzioni a Catanzaro hanno visto la partecipazione di figure chiave, con l’assessore alla pubblica istruzione Nunzio Belcaro, l’assessora al bilancio Marina Mongiardo e il presidente del consiglio comunale Gianmichele Bosco. La richiesta comune è quella di potenziare i finanziamenti e garantire un accesso tempestivo ai servizi, inserendo il trattamento dei disturbi dell’alimentazione nei livelli essenziali di assistenza (Lea), dati i 4mila decessi all’anno in Italia causati da tali disturbi.

Print Friendly, PDF & Email