Mar. Apr 30th, 2024

Il Capitano amaranto: “Meno campo, più lavoro per preparare le partite e gestire il gruppo. La Deliese la partita chiave, non abbiamo mai mollato. Potrebbe essere l’ultima stagione da giocatore, farò il corso per allenatore”

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L’Ardore ha festeggiato il meritato salto in Eccellenza, dopo 30 anni di assenza, con i tifosi e tutto lo staff dirigenziale e tecnico. Il capitano Francesco Maviglia è stato il condottiero che ha saputo guidare i suoi compagni verso la vittoria.

“A meta raggiunta le mie considerazioni non possono che essere positive”, esordisce Maviglia. “È stata una stagione molto dispendiosa sotto l’aspetto sia fisico che mentale, però abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati e quindi siamo felici così”.

Per quanto riguarda il “suo campionato”, il capitano amaranto si ritiene soddisfatto: “Ho giocato meno quest’anno, perché ho deciso di stare più vicino al mister e quindi ho lavorato tanto durante la settimana. Cercando di preparare al meglio le partite e cercando di gestire al meglio il gruppo che è composto da giocatori forti e per questo ringrazio il direttore Criaco e la società. Lavorare con gente importante sicuramente mi ha fatto crescere sicuramente”.

La “partita chiave” del campionato per Maviglia è stata quella contro la Deliese: “La conferma l’abbiamo avuta domenica a Rosarno. La squadra ha dato dimostrazione, pur sapendo il risultato del Capo Vaticano e sotto 1-0 non abbiamo mollato e abbiamo pareggiato quasi alla fine. Questo fa capire che non mollavamo mai”.

Francesco Maviglia anticipa che per lui potrebbe essere l’ultima stagione da giocatore: “Sto aspettando che escano le domande per fare il corso da allenatore e poi chissà”.

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