Intimidazioni in Aumento, Cosenza Supera Napoli
Continua dopo la pubblicità...
La Calabria si conferma la regione con il maggior numero di minacce agli amministratori pubblici nel 2023, con 51 casi registrati, secondo il dossier di Avviso Pubblico. Un dato preoccupante che evidenzia un aumento del 21% rispetto all’anno precedente, posizionando la regione al primo posto in questa triste classifica. A livello nazionale, si registra un’intimidazione ogni 28 ore, con un quadro generale allarmante che richiede un’attenzione e un’azione concreta da parte delle istituzioni.
Tra le province calabresi, Cosenza ha registrato il maggior numero di casi, superando per la prima volta Napoli. Un cambio di scenario che evidenzia la diffusione di questo fenomeno su tutto il territorio regionale, senza distinzioni geografiche. Le minacce assumono diverse forme, da quelle verbali a quelle anonime, passando per atti intimidatori e danneggiamenti.
Le motivazioni dietro a queste intimidazioni sono varie: contrasti con la criminalità organizzata, questioni legate all’urbanistica e all’ambiente, ma anche semplici ritorsioni personali. Indipendentemente dalle cause, tali atti rappresentano un attacco alla democrazia e allo Stato di diritto, e non possono essere sottovalutati.
È necessario un impegno forte da parte di tutte le componenti della società per contrastare questo fenomeno. Le forze dell’ordine devono garantire la sicurezza degli amministratori, mentre la magistratura deve perseguire i responsabili con la massima severità. Allo stesso tempo, è fondamentale promuovere una cultura del rispetto e della legalità, soprattutto tra i più giovani, per estirpare alla radice le cause che generano tali comportamenti.
La tutela degli amministratori pubblici è un dovere civico e un requisito fondamentale per il buon funzionamento delle istituzioni. Solo con un’azione congiunta e determinata si potrà sconfiggere la piaga delle minacce e garantire il diritto di ogni cittadino a vivere in una società libera e democratica.
