Dom. Mag 19th, 2024

L’arrivo dell’Amministratore Unico, Marco Franchini, servirà a delineare meglio la situazione.

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Dopo gli annunci trionfalistici, i 25 milioni di euro stanziati e i bandi pubblicati e in alcuni casi assegnati, il futuro dell’Aeroporto torna a diventare nebuloso. A creare incertezza, sono arrivate dalle istruzioni di ENAV relative allo scalo reggino. Infatti, il tanto strombazzato passaggio da Categoria C a Categoria B non sembra essere effettivo, visto che gli equipaggi delle compagnie operative su Reggio Calabria, dovranno preventivamente “qualificarsi”, vista la necessità di una specifica formazione per i piloti degli aeromobili che atterrano al “Tito Minniti”. Il tutto, condizionato dalla presenza di colline che impediscono la procedura automatica di atterraggio sull’unica pista utilizzata e utilizzabile. Per ovviare a questo annoso problema, ha già ipotizzato l’utilizzo di un sistema che lo bypassi, ma non è chiaro se questa sia una soluzione concreta e quanto tempo richiederebbe la sua realizzazione.

Intanto, la compagnia AeroItalia, che dovrebbe iniziare ad essere operativa su Reggio a partire dall’estate 2023, ha già cancellato il volo da e per Firenze (anche su Lamezia) e modificato le frequenza dei voli su Milano-Bergamo. Una decisione apparsa strana e che ci si augura non abbia nessun legame con le problematiche che insistono all’interno dello scalo reggino.

L’arrivo a Reggio Calabria dell’Amministratore Unico di Sacal, Marco Franchini, atteso per domani, potrà aiutare a capire meglio come abbattere gli ostacoli attualmente esistenti nell’ottica di un reale sviluppo dell’Aeroporto dello Stretto, affinché non sia, ancora una volta, oggetto di grandi promesse disattese.

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