Imputata assente in aula Castrovillari come sorella calciatore
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di Raffaella Silvestro
E’ iniziata da pochi minuti, nel tribunale di
Castrovillari, l’udienza preliminare davanti al
gup che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio
avanzata dalla Procura nei confronti di Isabella Internò,
accusata dell’omicidio dell’allora ex fidanzato, il calciatore
del Cosenza Donato “Denis” Bergamini, morto il 18 novembre 1989
sulla statale 106 all’altezza di Roseto Capo Spulico. La Internò
è accusata di concorso in omicidio aggravato dalla
premeditazione e dai motivi abietti e futili. Secondo la
ricostruzione dell’accusa, la donna avrebbe, “in concorso con
altre persone rimaste ignote”, narcotizzato Bergamini poi
asfissiato meccanicamente con uno strumento soft e quindi
adagiato, già morto, sulla statale allo scopo di farlo
investire da uno dei mezzi in transito come in effetti avvenne.
Il corpo di Bergamini infatti fu travolto da un autocarro
condotto da Raffaele Pisano, giudicato, e assolto, in passato
dall’accusa di omicidio colposo quando la morte di Bergamini fu
attribuita ad un suicidio.
“E’ un’ udienza – ha detto arrivando in tribunale l’avv.
Fabio Anselmo, legale della famiglia di Bergamini – per noi
estremamente importante. Un’udienza chiaramente di conoscenza,
di studio, dalla quale ci aspettiamo alcune cose che in questo
momento non mi sento di dire. La cautela per noi è massima.
Osserveremo ciò che accadrà in udienza e poi la commenteremo
successivamente. Un abbraccio forte a Donata che oggi non è
qui” ha concluso il legale, riferendosi a Donata Bergamini, la
sorella di Denis, che non ha mai creduto alla tesi del suicidio
e si è sempre impegnata, con l’aiuto di Anselmo, per cercare di
fare riaprire le indagini.
In aula non c’è neanche Isabella Internò.