Dom. Mag 19th, 2024

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11,29-32

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In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Parola di Dio

Il commento di monsignor Piero Romeo, vicario generale della diocesi di Locri Gerace:

Nessun segno, né un effetto speciale che rassicuri la mia fame di senso. Lo cerco, lo chiedo con insistenza studio la geografia
dei segni, nessun segno. Nessun segno, perché esiste già il solo segno possibile al mondo: la storia. Così com’è. Né bella
né brutta, autentica. Vissuta, da rileggere. Da vivere. Da ascoltare. Non come l’avrei voluta, ma come l’abbiamo sognata. Come può
farsi strada. La strada come solo segno da chiedere. Lasciarsi incontrare. Senza
l’affanno di altre conferme, l’enigma di altri indizi. Solo la pazienza che il seme germogli. Che la storia sia scelta come generatrice di segni di vita. Eppure basterebbe semplicemente tornare ad aprire gli occhi, ad usare un minimo di buon senso e ad avere l’umiltà di lasciarci aiutare lì dove ci accorgiamo che la nostra libertà si è un po’ paralizzata. Delle volte ricominciare ad avere una vita spirituale coincide con il ricominciare ad usare la propria libertà muovendo battaglia alla nostra pigrizia. Non facciamo ciò che potremmo fare. Rinunciamo al possibile e chiediamo a Dio di compiere invece l’impossibile. Ma un Dio tirato in ballo per compiere l’impossibile mentre noi non facciamo il possibile, è un Dio mescolato con la magia, con la fantasia, con la tragedia che ci verrà addosso quando ci accorgeremo che certe omissioni non sono mai senza conseguenze.

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