Dom. Mag 26th, 2024

Nella mattinata di ieri è avvenuta la presentazione, a cura di Legambiente, del rapporto “Ecomafia 2018”, presso l’Aula Magna “B. Andreatta” dell’Università della Calabria.
Ad esporre le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia, Stefano Ciafani, Presidente Nazionale Legambiente, il Presidente Regionale Francesco Falcone e Anna Parretta, del CeAG Calabria, che determina  il primato del sud nel campo dei reati ambientali, soffermandosi sulla situazione regionale. Viene palesato, dunque, che il traffico di rifiuti vede 46 stati esteri coinvolti con 4,5 milioni di tonnellate di rifiuti illegali bloccati. Danni che si spingono anche verso la fauna del Paese registrando illegalità contro gli animali.
L’incontro ha visto intervenire il Colonello Giorgio Maria Borrelli, Comandante Regionale Carabinieri Forestali; Domenico Tulino, Presidente del Consiglio degli studenti Unical; il Professore Mario Caterini, docente Diritto Penale UNICAL; il dott. Mario Spagnuolo, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza; il dott. Domenico Bevacqua, Presidente Commissione Consiglio Regionale della Calabria “Ambiente e Territorio”.
Dopo la presentazione è  stato consegnato il Premio Nazionale “Ambiente e Legalità” al Brigadiere Salvatore Salerno, Comandante Stazione Carabinieri Forestali di Cotronei.
I dati presentati dal rapporto rendono necessaria una lotta da parte della società che ha visto la mafia stessa diventare istituzione.
Un incontro, dunque, svoltosi per contrastare questi eco criminali che non solo lucrano disinvolti ai danni dell’ambiente ma anche ai danni della salute dei cittadini.

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INTERVISTE ALL’INTERNO DI TG NEWS

MARCELLA MESITI|redazione@telemia.it

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