Dom. Giu 16th, 2024

Un confronto promosso dal Comune di Polistena, con la partecipazione di esperti e rappresentanti istituzionali per discutere le norme anti-corruzione e la prevenzione delle infiltrazioni mafiose.

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Il Comune di Polistena, in collaborazione con Coim Idea, ha organizzato una giornata di studio e confronto sul tema dello scioglimento dei Consigli Comunali per sospette infiltrazioni mafiose. L’iniziativa, patrocinata da Avviso Pubblico, l’Associazione dei Comuni Città degli Ulivi, l’Associazione dei Comuni della Locride e l’Associazione dei Comuni dell’Area dello Stretto, si è svolta nel Salone delle Feste della sede Municipale di Polistena.

Il fenomeno dello scioglimento dei Consigli Comunali per infiltrazioni mafiose è regolato in Italia dal 1991. Esiste un complesso sistema di norme finalizzato al rafforzamento della capacità di prevenzione e contrasto della corruzione nella pubblica amministrazione e all’attuazione del principio di trasparenza. In questo contesto, è emersa la necessità di riflettere sull’efficacia di queste norme, tenendo conto delle esperienze passate e valutando possibili riforme.

L’evento, organizzato da Coim Idea, ha proposto un confronto multidisciplinare su temi di grande rilevanza e attualità, anche in vista della revisione del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL). Tra i temi trattati, il rapporto tra le norme per la prevenzione della corruzione e quelle per il contrasto delle infiltrazioni mafiose nei governi locali.

Il dibattito ha visto la partecipazione di esperti e rappresentanti delle istituzioni, tra cui il sindaco di Polistena Michele Tripodi, Carmelo Sellaro, presidente del consiglio di amministrazione di Coim Idea, e altri sindaci dell’associazione dei comuni coinvolti. È stata un’occasione per analizzare collettivamente la situazione attuale e proporre soluzioni migliorative.

Gli interventi hanno sottolineato l’importanza di un approccio legislativo che, pur sospendendo temporaneamente il regime democratico nei comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, possa effettivamente ripristinare la legalità e prevenire ulteriori condizionamenti.

Tra i relatori principali, il dottor Arturo Bianco, esperto nazionale in materia di personale, anticorruzione e trasparenza, ha aperto i lavori, moderati dal direttore generale della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Umberto Nucara. Altri contributi sono venuti dai sindaci di Cinquefrondi, Martone, Casal del Principe, Laganadi e dai rappresentanti di Avviso Pubblico Calabria.

Significativi anche gli interventi dell’avvocato Nico D’Ascola, ordinario di diritto penale presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, del dottor Gerardo Menanni, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, e dell’avvocato Giuseppe Comat, responsabile di Mezzogiorno.com. La discussione ha evidenziato che, sebbene non sempre vi sia una responsabilità penale individuale, l’infiltrazione mafiosa compromette la capacità dell’ente territoriale di operare correttamente, rendendo inevitabile lo scioglimento del consiglio comunale come misura necessaria per il ripristino della legalità.

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