Sfiorata la tragedia a Briatico nel giorno di Santo Stefano. Un ragazzo denuncia un’aggressione ai carabinieri, ma il padre cerca di farsi “giustizia” travolgendo un giovane in sella a un bici. In auto aveva un’accetta e due machete. Un 53enne finisce in manette
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La storia inizia nella tarda mattinata di martedì, quando un giovane, F. F., ferma una pattuglia dei carabinieri: chiede aiuto ai militari, dice di aver subito un’aggressione da alcuni extracomunitari del vicino centro di accoglienza. Nello specifico il ragazzo racconta di essere stato fatto oggetto di un lancio di pietre che avrebbero colpito il suo veicolo mentre era in marcia. I carabinieri si dirigono a Porto Salvo, frazione di Vibo Valentia, luogo in cui verosimilmente era avvenuta l’aggressione.
Mentre cercano di ricostruire i fatti e individuare i presunti autori del danneggiamento, però, i militari assistono in diretta a un evento paradossale quanto grave. Una vettura fuoristrada di grosse dimensioni, infatti, sbuca da una via perpendicolare alla statale 522 e investe un giovane di colore in sella alla sua bicicletta.
Il giovane viene sbalzato con tutto il suo veicolo fuori dalla carreggiata e atterra fortunatamente sull’aiuola vicina al manto stradale.
L’uomo alla guida, a quel punto, si accorge della vicinanza della pattuglia dandosi alla fuga. Il tentativo non riesce: i carabinieri lo bloccano qualche istante dopo identificandolo nel 53enne Mario Nicola Florio, soggetto con precedenti di polizia.
A rendere la vicenda ancor più grave, per i militari, c’è il fatto che il fermato è il padre del ragazzo che poco prima aveva segnalato l’aggressione. Ancor più allarmante è il dato emerso dalla perquisizione veicolare: l’uomo, per compiere la propria “vendetta”, aveva portato con sé un’ accetta, due machete e una mazza di legno, oggetti sequestrati dalle forze dell’ordine, che lo hanno arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Il 53enne verrà processato per direttissima nei prossimi giorni.